23 agosto 2012

Occhio per occhio...morso per morso

Un cobra lo morde, lui lo insegue e lo uccide

Un 55enne nepalese lo ha abbattuto a morsi: «Ero troppo arrabbiato». È sopravvissuto al veleno mortale

Era stato morso da un cobra. Preso dalla rabbia, lo ha inseguito e lo ha morso a sua volta fino ad ucciderlo. L'incredibile vicenda, raccontata dal quotidiano Annapurna Post, è avvenuta in un villaggio a 200 km a sudest della capitale del Nepal, Kathmandu. A raccontarla, lo stesso malcapitato: l'uomo, Mohamed Salmo Miya, 55 anni, è stato morso dal serpente, ma invece di farsi subito curare lo ha inseguito, catturato e morso a sua volta fino a quando il rettile non è morto. «Potevo colpirlo con un bastone, ma ho preferito morderlo con i denti perché ero arrabbiato», ha raccontato al giornale. La polizia ha fatto sapere che Miya, che nel frattempo è stato curato e non è in pericolo di vita, non sarà incriminato per l'uccisione del cobra perché il rettile da lui ucciso non è nella lista delle specie a rischio estinzione in Nepal.



Articolo tratto da Corriere.it

17 febbraio 2012

Bristol Stool Scale



La Bristol Stool Scale o Bristol Stool Chart o Scala delle feci di Bristol è uno strumento medico diagnostico, usato sia in ambito clinico che sperimentale, creato allo scopo di classificare in categorie la forma e consistenza delle feci umane; la scala prevede sette categorie distinte.
Sviluppata e proposta per la prima volta in Inghilterra da Heaton e Lewis dell'University Department of Medicine, Bristol Royal Infirmary, fu suggerita dagli autori come strumento di valutazione clinica nel 1997 sulla rivista Scandinavian Journal of Gastroenterology, dopo che un precedente studio prospettico, condotto nel 1992 su un campione di popolazione (838 uomini e 1059 donne), aveva evidenziato un'inaspettata prevalenza di disturbi della defecazione legati alla forma e tipologia delle feci.
La forma e la consistenza delle feci dipendono con buona correlazione statistica dal tempo di permanenza delle stesse nel colon.



I sette tipi di feci previste dalla scala sono:
  • Tipo 1: Grumi duri separati tra loro, come noci/nocciole (difficili da espellere); dette anche:feci caprine.
  • Tipo 2: A forma di salsiccia, ma formata da grumi uniti tra loro.
  • Tipo 3: Come un salame, ma con crepe sulla sua superficie.
  • Tipo 4: Come una salsiccia o un serpente, liscia e morbida.
  • Tipo 5: Pezzi separati morbidi con bordi come tagliati/spezzati; chiara (facile da evacuare).
  • Tipo 6: Pezzi soffici/flocculari con bordi frastagliati, feci pastose.
  • Tipo 7: Acquosa, nessun pezzo solido. Completamente liquida.
I Tipi 1 e 2 sono espressione di stipsi; i Tipi 3 e 4 rappresentano la forma/consistenza ideale, in particolare il tipo 4, in quanto sono i più facili da defecare. I Tipi 5 e 6 sono progressivamente tendenti alla diarrea, che è manifesta nel Tipo 7.
Nello studio iniziale è interessante notare come, nella popolazione esaminata con questa scala, le feci di tipo 1 e 2 fossero prevalenti nella popolazione femminile, mentre le feci di tipo 5 e 6 erano prevalenti nei maschi; inoltre, l'80% dei soggetti che riferivano tenesmo rettale (urgenza a defecare) avevano feci di tipo 7. Questi e altri dati hanno permesso di validare la scala così come proposta.
La scala di Bristol, inoltre, è molto sensibile ai cambiamenti dei tempi di transito intestinale provocati dai farmaci, come l'antidiarroico loperamide o dalla senna, sostanza antrachinonica ad effetto lassativo.


Voce tratta da Wikipedia.it