24 aprile 2007

Varie


Museo delle mummie in Messico




Potenza dell'I-Pod

Trentino, paradiso dei dinosauri


Centinaia di orme di dinosauro lungo piste di eccezionale lunghezza sono state individuate in un affioramento prossimo al fiume Sarca, in Trentino


Centinaia di orme di dinosauro lungo piste di eccezionale lunghezza sono state individuate in un affioramento prossimo al fiume Sarca, nel comune di Dro, in Trentino. La scoperta di una delle più significative piste di dinosauri esistenti al mondo è avvenuta pochissimi giorni fa grazie a due alpinisti di Bolzano, che hanno immediatamente avvertito il Museo Tridentino di Scienze Naturali.
Il dato più significativo di questo sito, situato in località Coste Anglone, è costituito dall'età delle tracce scoperte che si fanno risalire all'epoca geologica del Giurassico inferiore, più precisamente al periodo compreso tra il Sinemuriano e il Pliensbachiano, ovvero circa 190 milioni di anni fa. In questo senso le orme trovate a Coste di Anglone (comune di Dro) sono più giovani di dieci milioni di anni di quelle dei Lavini di Marco e consentono di tracciare la storia evolutiva che ha segnato la vita dei dinosauri. Anche se è prematuro tentare attribuzioni a specie di dinosauri, dai primi rilievi effettuati risulta che, tra i carnivori, erano presenti alcuni grossi predatori lunghi circa cinque metri simili probabilmente a Sarcosaurus o a Saltriosaurus, pesanti più di 200 chilogrammi. Più numerose sono invece le tracce di dinosauri predatori con orme piccole e poco profonde e quelle di probabili erbivori bipedi di piccole dimensioni. Pochissimi sono i luoghi al mondo dove - come in questo caso - si conservano tracce risalenti a questa epoca geologica così riconoscibili e così ampiamente estese: si tratta dell'unica successione di orme continue e di notevole lunghezza. Questo ritrovamento consente di precisare ulteriormente la palogeografia del margine settentrionale della Placca africana. Con l'aggiunta di questo importante nuovo tassello il Trentino diventa così un'area chiave per comprendere i primi passi dell'evoluzione dei dinosauri.

Articolo tratto da Repubblica.it

23 aprile 2007

Ancora...

ZEBRA NEL PARCO DI NAKURU


BAMBINO A OL MORAN


PARCO "HELL'S GATE" (NAIVASHA)

20 aprile 2007

Premio Pulitzer

La foto della giovane ragazza israeliana che da sola affronta una colonna di poliziotti armati diretti a sgombrare le case degli ebrei ha fatto il giro e del mondo ed è valsa al suo autore, il fotografo dell'Associated Press Oded Balilty, l'ambito premio Pulitzer.


Nostalgia


NYAHURURU



BAMBINI ORFANI CON HIV (NYAHURURU)


OL MORAN


PARCO "HELL'S GATE" (NAIVASHA)

Scene da Far - West

Gli sparano dopo una lite, fermati in tre

Il fioraio interviene in difesa di un ciclista che stava per essere investito da un carroattrezzi. Il guidatore torna armato

TORINO - Un uomo di 57 anni e i suoi due figli di 30 e 32 anni, Pasquale, Domenico e Carmelo Ottobrini, tutti incensurati, sono stati fermati dagli uomini della squadra mobile di Torino con l'accusa di tentato omicidio. Sarebbero loro i responsabili dell'aggressione avvenuta mercoledì sera in Corso Regina Margherita a un fioraio, Rosario Marra, 'punito' per essere intervenuto in difesa di un ciclista che stava per essere investito da un carroattrezzi guidato da Domenico.
Secondo quando ricostruito durante gli interrogatori, tutto sarebbe nato proprio in seguito a questo diverbio al quale aveva assistito anche un cliente del carro attrezzi, un senegalese regolare, che aveva addirittura chiesto di essere scaricato dal mezzo perchè non gli piaceva quel tipo di comportamento aggressivo. Dopo la lite l'autista del carroattrezzi avrebbe chiamato il padre e il fratello per dare una lezione al fioraio ritenuto 'impiccione' e la situazione è degenerata quando Marra, per difendersi, ha afferrato un bastone provocando la reazione ancora più violenta dei tre, uno dei quali ha esploso contro di lui tre colpi con una pistola calibro 7.65.
Al momento le indagini, coordinate dal pm Gianfranco Colace, devono ancora chiarire le singole responsabilità dei tre e in particolare chi abbia sparato, di accertare anche la provenienza dell'arma che non è stata trovata e che non risulta di proprietà di nessuno dei componenti della famiglia. Fondamentale per le indagini è stata la collaborazione di alcuni testimoni, fra cui la moglie di Marra, che hanno permesso di individuare la ditta di carroattrezzi a cui apparteneva quello coinvolto nella lite. Da lì la polizia è arrivata ad identificare l'autista e i suoi due complici, il padre e il fratello, tutti rintracciati già in nottata a casa di Pasquale. I tre, difesi dall'avvocato Andrea Gallo avrebbero ammesso l'accaduto senza però chiarire chi abbia sparato ne che fine abbia fatto la pistola.

Articolo tratto da Corriere.it

18 aprile 2007

Altri ricordi...


NYAHURURU



LAGO NAKURU



OL MORAN

Ennesima magra figura del calcio italiano (e dell'Italia più in generale)


Euro 2012 a Polonia-Ucraina


Italia battuta nella corsa agli Europei 2012. L'Esecutivo dell'Uefa, riunitosi a Cardiff, ha infatti assegnato la competizione alla candidatura congiunta di Polonia e Ucraina, preferita a quelle di Italia e Croazia-Ungheria.
CRITERI - La scelta è stata fatta dopo un'analisi del rapporto di valutazione della Uefa, incentrato su criteri fondamentali per organizzare la fase finale di un Campionato Europeo: stadi, trasporti, infrastrutture, quadro giuridico, ricettività alberghiera e sicurezza. Il voto all'interno del Comitato Esecutivo è stato segreto. I rappresentanti di Italia e Ucraina, Franco Carraro e Grigoriy Surkis, non hanno avuto diritto di voto. Gli Europei Uefa in Polonia e Ucraina si giocheranno dal 7 al 29 giugno del 2008.
PLATINI - Prima di annunciare la sede degli Europei del 2012 il presidente dell'Uefa, Michel Platini, ha rivolto un pensiero a Maradona: "Un pensiero affettuoso a Diego Armando Maradona che sta attraversando un momento difficile, a nome di tutta la famiglia del calcio europeo. Coraggio, Diego!". Quindi Platini ha aperto la busta proclamando la sede scelta per Euro 2012.
MELANDRI IN LACRIME - Delegazione italiana sgom
enta di fronte alla bocciatura da parte dell'Uefa della candidatura a Euro 2012. Dopo l'annuncio da parte di Michel Platini che saranno Polonia e Ucraina a ospitare il torneo, nella sala della City Hall della città gallese il ministro dello sport, Giovanna Melandri, una delle sostenitrici più tenaci della candidatura italiana, non ha trattenuto le lacrime.
ZOFF - La prima reazione azzurra è quella di Dino Zoff, campione europeo a Italia '68: "Non me l’aspettavo, avevo parlato proprio ieri con Boniek che era molto scettico. Certo non abbiamo fatto molto per meritare l’assegnazione, visto tutto quello che è successo, comunque è una sconfitta, un colpo tremendo. Da loro sarà interessante, l’Europa si è aperta, mi va anche bene. Ma io sono rimasto male, ero tranquillo, abbiamo una tradizione: non so cosa abbiano portato, cosa abbiano fatto vedere oltre alle alleanze. Perché le alleanza a parole si sono dimostrate infondate, il voto è segreto. Questo ottimismo mi aveva contagiato, tutti dicevano che era fatta…. Probabilmente non abbiamo saputo chiarire le cose, anche quelle brutte. Il dossier è stato preparato forse frettolosamente, forse è lì che siamo mancati. Comunque, auguri a chi si è aggiudicato questa edizione: logisticamente non ci saranno problemi"
SURKIS - "Ora siamo davvero indipendenti, questa fiducia dell'Uefa ce lo conferma": sono le prime parole pronunciate da Grygory Surkis, rappresentante ucraino nell'Uefa, dopo l'assegnazione di Euro 2012 alla candidatura congiunta di Polonia e Ucraino. "Ci è stata concessa una straordinaria opportunità, ora dobbiamo dimostrare di averla meritata. Negli ultimi 3 anni abbiamo messo il cuore, abbiamo messo tutto l'impegno possibile per raggiungere questo obiettivo, è una nuova sfida che affronteremo con grande emozione".

Articolo tratto da Gazzetta.it


Inutile mettersi a piangere cara "ministra" Melandri, il calcio italiano raccoglie quello che ha seminato: violenza, stadi fatiscenti, perdita di potere politico e di immagine grazie a "calciopoli" e porcherie varie...Platini sarà sì legato all'Italia ma non è del tutto stupido (e non prende certe decisioni da solo)

17 aprile 2007

Virginia, di nuovo Columbine

Massacro nel campus: 32 morti
Bush ribadisce: diritto di portare le armi

Alla fine il bilancio della duplice sparatoria in un
campus universitario della Virginia è pesantissimo: 32 studenti uccisi tra cui, l’attentatore di appena 20 anni e di un'altra trentina di feriti. Un bilancio da record negativo che sconvolge l'America. Due sparatroie ma un solo killerr. La prima è avvenuta in un dormitorio della università, prima delle otto del mattino, e secondo le dichiarazioni della polizia, ha causato la morte di una persona ed il ferimento di un'altra. La seconda sparatoria, invece, è avvenuta poco dopo in un'altra area del campus, la Norris Hall, dove vengono tenute lezioni di chimica e di ingegneria. Lo studente è entrato in un aula e ha aperto il fuoco nelle classi uccidendo altri studenti e insegnanti prima di essere a sua volta ucciso. La dinamica della strage è confusa ma quello che è certo è che il bilancio è addirittura più tragico del massacro del 20 aprile del 1999 nella Università di Colombine (da cui nel 2002 il documentario di Michael Moore Bowling for Columbine): allora due studenti, Eric Harris e Dylan Klebold, uccisero tredici persone (dodici studenti e un insegnante) e ne ferirono altre ventuno prima di togliersi la vita.La sparatoria di lunedì 16 aprile è avvenuta nel Virginia Tech, uno dei politecnici più prestigiosi e famosi di tutti gli Stati Uniti, forte dei suoi 28 mila studenti e oltre mille insegnanti. Un luogo comunque non nuovo a fatti di sangue simili a quello avvenuto ora. Soltanto nell'agosto dell'anno scorso le lezioni furono cancellate e il politecnico chiuse i battenti quando un evaso entrò nell'area della scuola. Un vice-sceriffo che gli dava la caccia fu ucciso in uno dei sentieri vicini al campus. Non solo. Soltanto la scorsa settimana le facoltà di chimica e ingegneria del Virginia Tech erano state evacuate dopo due minacce anonime. Ma l'elenco delle stragi nelle scuole e nelle università è lunghissimo negli Usa, da quando nel ’66, sempre in un campus ad Austin, in Texas dopo essere salito sulla torre della scuola superiore Charles Whitman uccise 15 persone, inclusa sua madre e sua moglie e ne ferì 31. «Inorridito» dalla strage di Virginia Tech, il presidente George W. Bush si inchina comunque alla lobby dei pistoleri e ribadisce che gli americani «hanno il diritto di portare armi». Bush «crede nel diritto della gente a portare armi», ma «tutte le leggi vanno seguite», ha detto la portavoce della Casa Bianca Dana Perino mentre negli Stati Uniti cresceva lo shock. «Portare una pistola a scuola, in un dormitorio e sparare all'impazzata, questo è contro la legge, e chi è responsabile dovrebbe essere punito», ha detto Perino rispondendo alle insistenze dei giornalisti.

Articolo tratto da L'Unità.it

16 aprile 2007

Ricordi...


BAMBINI NELLA BARACCOPOLI DI MAINA (NYAHURURU)


CAPANNE A OL MORAN


DONNE TURKANA

13 aprile 2007

E=mc2: "Tutto merito dell'italiano Olinto"



La celebre equazione sarebbe stata anticipata nel 1903 da De Pretto
La tesi di un docente di matematica dell'Università di Perugia, ripresa dal quotidiano britannico "The Guardian"

L'equazione della relatività di Einstein non sarebbe, in realtà, di Albert Einstein, bensì di un matematico autodidatta italiano, Olinto De Pretto. La sconcertante rivelazione arriva dal serissimo giornale inglese "Guardian" che già otto anni fa aveva raccontato la genesi della celebre formula della relatività (il tempo e il movimento sono relativi alla posizione dell’osservatore, se la velocità della luce è costante), altrimenti conosciuta come E=mc2 (l’energia è uguale al prodotto della massa per il quadrato della velocità della luce) e che nell'edizione di martedì scorso ha riproposto la controversa questione circa la primogenitura dell’equazione forse più famosa al mondo.
Stando a quanto si racconta, il 23 novembre del 1903 l'italiano De Pretto, un industriale di Vicenza con la passione per la matematica, avrebbe pubblicato sulla rivista scientifica Atte un articolo dal titolo “Ipotesi dell’etere nella vita dell’Universo”, in cui sosteneva che “la materia di un corpo contiene una quantità di energia rappresentata dall’intera massa del corpo, che si muovesse alla medesima velocità delle singole particelle”. Insomma, la celebre E=mc2 spiegata parola per parola, anche se De Pretto non mise la formula in relazione con il concetto di relatività, ma con la vita dell’universo.
Secondo la ricostruzione fatta dal professor Umberto Bartocci, docente di Storia della matematica all’Università di Perugia, questo difetto nell’impostazione di De Pretto sarebbe stato il motivo per cui inizialmente il significato dell’equazione non venne capito. Solo successivamente, nel 1905, lo studioso svizzero Michele Besso avrebbe avvisato Albert Einstein del lavoro svolto due anni prima da De Pretto e delle conclusioni alle quali era arrivato, che il geniale fisico e matematico avrebbe poi fatto sue, senza tuttavia attribuire alcun merito all’italiano.
Questa, ovviamente, è la tesi di Bartocci, alla quale il professore ha dedicato pure un libro, pubblicato nel 1999 da Andromeda: Albert Einstein e Olindo De Pretto – La vera storia della formula più famosa del mondo, dove viene appunto spiegata la teoria della “contaminazione einsteiniana” ad opera di De Pretto, morto nel 1921. «De Pretto non scoprì la relatività – ha riconosciuto Bartocci – però non ci sono dubbi sul fatto che sia stato il primo ad usare l’equazione e questo è molto significativo. Sono anche convinto che Einstein usò le ricerche di De Pretto, sebbene questo sia impossibile da dimostrare». Nel corso degli anni ci sono poi state altre polemiche circa i contributi scientifici che avrebbero permesso ad Einstein di scoprire e rendere pubblica la rivoluzionaria formula nel 1905 e fra questi, particolarmente importanti si dice siano state le ricerche del tedesco David Hilbert.
Sembra, però, impossibile porre fine alla controversia e nemmeno Edmund Robertson, professore di matematica dell’Università di St.Andrew, è riuscito nell’intento: «Una grande parte della matematica moderna è stata creata da gente a cui nessuno ha mai dato credito, come ad esempio gli Arabi – ha raccontato Robertson al Guardian - Einstein può avere preso l’idea da qualcuno, ma le idee stesse arrivano da ogni parte. De Pretto merita sicuramente credito per gli studi che ha svolto e il contributo che ha dato, se queste cose si possono provare. Ma ciò non toglie, comunque, che la genialità di Einstein resti indiscutibile». Il dubbio persiste, le polemiche pure, la sola certezza è proprio quell’equazione E=mc2, di cui tutti, almeno una volta, hanno sentito parlare.

Articolo tratto da Corriere.it

12 aprile 2007

Coccodrillo ingrato

Un coccodrillo dello zoo di Taipei ha strappato il braccio al veterinario che lo voleva curare. Poi è intervenuta la polizia che ha ucciso il rettile, per riprendersi il braccio per permettere ai medici di tentare di riattaccarlo.

Articolo tratto da Repubblica.it

11 aprile 2007

Raccolta zainetti


Ciao a tutti,
stiamo organizzando una raccolta di zainetti in favore di bambini denutriti di Ol Moran, nella regione di Laikipia, in Kenya.
A breve, infatti, nell'ambito della Parrocchia cattolica di questo villaggio, situato a circa 260 km a nord di Nairobi, verrà costruita una scuola con una sezione specifica per curare i bambini con carenze dovute alla malnutrizione. Si tratta di un centro diurno per bimbi provenienti da famiglie particolarmente povere, nella maggior parte dei casi monoparentali.
Questa piccola iniziativa, da vedersi come un comune impegno per aiutare chi, nella vita, non ha avuto le nostre stesse opportunità, si concretizzerà con l'impegno di chiunque lo desideri.
"NON SMETTETE DI AIUTARCI" sono le parole che più volte abbiamo sentito pronunciare là ed è ciò che vogliamo trasmettere anche in Italia.
Raccogliamo zainetti usati, purchè in buono stato e chiediamo un piccolo contributo aggiuntivo di 1 euro per le spese di spedizione, servizio per il quale ci affidiamo a "Poste Italiane". Non sono previste agevolazioni pro-missione e vengono richiesti 76,18 euro per un pacco fino a 20 kg.
Per quanto possibile, cerchiamo di mantenerci in contatto diretto con le Suore, soddisfando in parte le loro richieste attraverso la spedizione di materiale. Prossimamente, infatti, seguirà una raccoltà di banali farmaci che però là sono di vitale importanza, comunque sarà nostro dovere aggiornarvi sulla situazione.
Vi riporto l'indirizzo del Sito della Missione di San Marco di Ol Moran, nonchè i nostri recapiti telefonici:


Valentina 349 3988050
Marianna 328 2633392
Thomas 347 9611207

Grazie di cuore.
A presto
Vale, Mary e Tommy

03 aprile 2007

Ritorno alla "realtà"


Siamo arrivati ieri mattina alle 11.00, il viaggio è andato bene e non ci sono stati problemi...questa volta hanno perso il mio zaino...ma oggi mi hanno avvisato che sono riusciti a recuperarlo! Un immenso grazie a tutte le fantastiche persone che ci hanno ospitato e sopportato: è stata un'esperienza che definire straordinaria è riduttivo! Porteremo sempre impresse nei nostri occhi e nei nostri cuori (oltre che nelle foto scattate...appena posso cerco di pubblicarne un po') le immagini dei luoghi visitati e delle persone incontrate (i bambini soprattutto!).
Soffriamo già di Mal d'Africa...


Jambo Kenya!!!


Jambo, jambo bwana
Habari gani
Mzuri sana.

Wageni, wakaribishwa
Kenya yetu Hakuna Matata.

Kenya nchi nzuri
Hakuna Matata

Nchi ya maajabu Hakuna Matata

Nchi yenye amani
Hakuna Matata

Hakuna Matata
Hakuna Matata

Watu wote
Hakuna Matata
Wakaribishwa
Hakuna Matata

Hakuna Matata
Hakuna Matata