17 agosto 2006

Francia...

COMPITO A CASA: RICERCA SULLA FRANCIA

GEOGRAFIA:

La Francia confina a nord con il Mare del Nord ed il Belgio, ad ovest con l'Oceano Atlantico, a Sud con il Mar Mediterraneo e la Spagna, a est con la Svizzera, la Germania, il Lussemburgo e con i CAMPIONI DEL MONDO.
Per pochi chilometri non ospita nel suo territorio la più alta cima d'Europa, il Monte Bianco, che si trova in Italia. (per quanto loro dicano il contrario!)

STORIA:

Può vantare uno dei più grandi condottieri della storia, Napoleone... che era italiano.
Per il resto è famosa per aver
bombardato un paio di atolli.

PRODUZIONE E IMPIEGHI:
La Francia è famosa per:
1) la Gioconda... che è italiana
2) ospitare la Bellucci... che è italiana
E' inoltre rinomata per i formaggi, secondi solo a quelli italiani, il vino, la cui produzione è seconda solo a quella italiana e la moda, la quale cede il passo solo a quella italiana.

SPORT:
Nel basket vanta un 3° posto all'ultimo Europeo a distanza di 52 anni dall'ultimo podio.
Nella pallavolo vanta un paio di podi minori.
Nel ciclismo non ha più un atleta decente dai tempi di Jalabert.
L'unico tennista serio che può vantare... è donna.
Sono molto fieri della loro Nazionale di Calcio che è composta tra l'altro da:
a) Zidane... che è algerino
b) Thuram... che è di Guadalupe
c) Trezeguet... che è argentino
d) Boumsong... che è camerunense
e) Vieira... che è senegalese
f) Makelele... che è congolese
g) Malouda... che è guyanese

CIBO:
Mangiano rane ma ultimamente stanno andando ancora un pò più in là, ingoiando dei bei rospi!!!

11 agosto 2006

La cultura del terrore

I robot della morte

di Magdi Allam


Dovremmo essere tutti «in guerra contro i fascisti islamici». Non solo gli Stati Uniti, che hanno il coraggio di dichiararlo apertamente. Non solo la Gran Bretagna, che più di altri in Europa è stata infiltrata dal terrorismo di Al Qaeda. Perché la realtà che emerge dalla scoperta di un piano per far esplodere simultaneamente diversi aerei di compagnie americane, al fine di provocare «una strage di proporzioni inimmaginabili», conferma che questo terrorismo è a tal punto globalizzato da essere riuscito a trasformare l’insieme dell’Occidente in una fabbrica di kamikaze islamici. Erano cittadini britannici i quattro terroristi suicidi del 7 luglio 2005 e risultano essere cittadini britannici gli aspiranti terroristi suicidi della strage scongiurata.
Così come è in Occidente che hanno maturato la trasformazione da persone in «robot della morte» migliaia di combattenti islamici che, ormai da un ventennio, sono andati ad assolvere al precetto della «guerra santa» in Afghanistan, Bosnia, Kosovo, Cecenia, Kashmir, Algeria, Somalia, Yemen, Marocco, Tunisia, Egitto, Israele, Indonesia e Iraq. Ed è sempre in Occidente che si è completato il processo di adesione alla fede nel «martirio» islamico del gruppo dirigente degli attentatori dell’11 settembre di New York e Washington e gli autori dell’11 marzo di Madrid. Tramite un lavaggio di cervello identico a quello a cui sono stati sottoposti la ventina di giovani arrestati ieri a Londra e Birmingham, dopo la frequentazione di moschee gestite da predicatori d’odio e apologeti del terrore.
Il riferimento di Bush ai «fascisti islamici» è appropriato perché integra la sfera prettamente criminale del terrorismo con la sua dimensione ideologica. Sottintende che la radice del male è un’ideologia dell’odio che all’insegna dell’antiamericanismo e dell’antiebraismo, della condanna dell’Occidente e del rifiuto del diritto di Israele all’esistenza, ha scatenato una violenza planetaria. Ciò è per la precisione il fulcro del manifesto del «Fronte internazionale islamico per la guerra santa contro gli ebrei e i crociati», la sigla con cui Osama bin Laden nel giugno 1998 ha privatizzato e globalizzato il terrorismo. Così come è la sostanza degli statuti del movimento internazionale dei Fratelli Musulmani, di cui Hamas è espressione nei territori palestinesi, e dell’Hezbollah che in Libano attua la strategia impostagli dal regime nazi-islamico iraniano di Ahmadinejad con la complicità del regime tirannico siriano di Assad. Ed è proprio il Libano che si vorrebbe trasformare in un nuovo fronte di prima linea della guerra santa islamica contro Israele, a testimonianza della stretta compenetrazione ideologica tra gruppi estremisti con radici storiche e genesi politiche diverse.
La lezione di Londra e del Libano è che, da un lato, questo terrorismo è di natura aggressiva e non reattiva e, dall’altro, che ha una comune radice dell’odio presente anche in Italia. Continuano purtroppo a sbagliare coloro che immaginano che questo terrorismo sia una reazione all’occupazione israeliana e all’imperialismo americano. Che, pertanto, qualora nascesse uno Stato palestinese, anche se sottomesso al potere teocratico di Hamas, o qualora ci si ritirasse dall’Iraq e dall’Afghanistan, anche se dovessero essere conquistati dai tagliagola di Al Qaeda, allora l’Occidente sarebbe maggiormente al riparo dalla minaccia del terrorismo. Queste anime ingenue hanno eretto una cappa di mistificazione della realtà che, tra i suoi effetti più deleteri, ha sortito delle sentenze emesse dai tribunali italiani che legittimano e nobilitano i reclutatori nostrani di kamikaze quali «resistenti» e gli assassini dei soldati della forza multinazionale in Afghanistan, italiani compresi, quali «martiri».
La realtà è che anche in Italia è radicata la «fabbrica del terrore» che ha prodotto i kamikaze di Londra. Alimentata da una rete di moschee dove si predica la distruzione di Israele e si legittima il terrorismo palestinese, iracheno e afghano, gestite dall’Ucoii (Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia, affiliata ai Fratelli Musulmani), dall’organizzazione radicale marocchina «Giustizia e carità», dal movimento dei Tabligh (Predicazione) influente tra i pachistani. Eppure continuiamo a far finta di niente. Ci preoccupiamo di scongiurare l’attentato, che è la punta dell’iceberg, ma non ci vogliamo occupare dell’iceberg, che è la «fabbrica del terrore». Questo è il più grave errore in cui sono incorsi i nostri servizi segreti e gli apparati di sicurezza. Che, oltretutto, sono in seria difficoltà, con una credibilità internazionale messa indubbio da inchieste e incertezze politiche. Possiamo soltanto incrociare le dita, augurandoci che quanto è successo a Londra non accada mai in Italia.


Articolo tratto da www.corriere.it

07 agosto 2006

Tanto per sdrammatizzare...

Un ebreo dice ad un amico: "Ti ricordi di mio figlio? Tu sai che l' ho sempre educato nel rispetto della religione ebraica. E' successa una cosa strana: l'ho mandato in Israele perche' cresca da vero ebreo, e lui... e' tornato cristiano". "E' strano. Anch' io ho educato mio figlio nel rispetto della vera religione, ma quando l'ho mandato in Israele, e' tornato cristiano anche lui". "Questo e' molto strano, parliamone al rabbino: "I nostri figli che abbiamo educato da veri ebrei sono andati in Israele e sono tornati a casa cristiani". "Questo e' molto strano perche' anche mio figlio, e' andato in Israele e, malgrado sia stato allevato da vero ebreo, e' tornato a casa cristiano". "Cosa possiamo fare? ". E il rabbino: "Chiediamo al Signore: Signore di Israele, Dio di Isacco e di Giacobbe, ascoltaci, vogliamo chiederti un consiglio: i nostri figli, tutti degli ottimi ebrei, sono andati in Israele e sono tornati a casa cristiani, che possiamo fare? ". E Dio: "Questo e' molto strano, perche' anche mio figlio... ".

03 agosto 2006

A proposito di Israele e Resto del Medio Oriente

Dal Blog di Beppe Grillo

Adolf Gibson

Gibson.jpg

"Mel Gibson
è stato fermato venerdì scorso dalla polizia a Malibu in stato di ubriachezza alla guida della sua auto. All’agente ha detto: “Gli ebrei sono responsabili per tutte le guerre nel mondo” e gli ha domandato se era ebreo. Due giorni dopo ha chiesto scusa per le sue dichiarazioni. La rete ABC ha cancellato una serie con Mel Gibson sull’Olocausto. Hollywood lo vuole mettere al bando. Alcuni opinionisti americani dicono che le scuse non bastano. Mel Gibson ha sbagliato e deve pagare. E i produttori di origine ebraica, e anche gli altri se ci sono, di Hollywood non devono dargli una seconda opportunità. Se avesse detto: “Israele è responsabile della guerra in Libano”, oppure: “Israele con il suo comportamento può fare scoppiare la terza guerra mondiale” forse avrebbero riaperto Alcatraz solo per lui e buttato via le chiavi.
Israele fa paura. Il suo comportamento è irresponsabile. Ecco, l’ho detto. E non sono neppure ubriaco. Sono solo spaventato per i miei figli. Come forse siamo un po’ tutti. Lo so, Veltroni mi metterà al bando da Cinecittà.
Dietro Israele ci sono gli Stati Uniti o dietro gli Stati Uniti c’è Israele, chi è la causa e chi l’effetto?
I giornali di tutti i Paesi musulmani hanno in prima pagina le foto di bambini libanesi bruciati. Il Mediterraneo è un mare di odio. In Italia siamo pieni di ordigni nucleari statunitensi. Per proteggerci meglio dicono. Ma io non voglio più essere protetto da questa gente. E se la scusa è la Nato, fuori dalla Nato e i cow boy a casa loro."

E poi dicono che noi Italiani siamo mafiosi...

Quelli che...facendo pianobar sono stati premier!!!

Veronica: «Ho pianto davanti a Silvio mascherato da danzatore»
La moglie di Berlusconi ricorda su "A" la sorpresa di Marrakech: «Che commozione quando ho scoperto che l'uomo sotto il travestimento era mio marito»
Articolo apparso su corrieredellasera.it.
Ma si può fare un articolo su argomenti del genere?!! Già le sue reti ci propinano 10 minuti di notizie e 20 di gossip, animali in pericolo e chi più ne ha più ne metta, adesso ci si mettono anche i quotidiani? Ma perpiacere!!!!!!