28 giugno 2007

Come passa il tempo


Il bebè di Nevermind è cresciuto: ha 17 anni


L'immagine di Spencer Elden, che a quattro mesi fu fotografato per la copertina dell'album dei Nirvana, torna a fare il giro del web


Una foto che sta facendo il giro della rete: ecco come appare ai giorni nostri quello che 17 anni fa era il neonato più conosciuto al mondo. Lui si chiama Spencer Elden, ha 17 anni e nel lontano 1991 riempiva la copertina dello storico album dei Nirvana di Kurt Cobain, "Nevermind". Negli anni quella immagine è rimbalzata su magliette, poster e gadget in mezzo mondo.

Fu ritratto in una piscina a Pasadena all'età di quattro mesi dal fotografo subacqueo Kirk Weddle. L'idea iniziale del frontman del gruppo era di far stam
pare un parto in acqua, ma poiché le foto di bambini nati in acqua furono giudicate eccessive, la casa discografica optò per un bambino che nuota. Un ulteriore problema era il pene del bambino, troppo visibile. Cobain preparò anche un adesivo con cui coprirlo su cui si leggeva: «Se ti senti offeso da questo, devi essere un potenziale pedofilo». Alla fine il pene di Spencer Elden rimase. L'ultimo ritocco alla copertina fu il dollaro attaccato ad un amo. Una controversa foto che all'epoca fece scalpore non solo negli States. I genitori del piccolo Spencer, Renata e Rick Elden, percepirono soltanto 150 dollari. "Nevermind" ha venduto sinora più di 35 milioni di copie.
«Oggi, un po' mi vergogno quando vedo qualcuno in strada con la maglietta sulla quale c'è la mia foto dove sono tutto nudo», ha detto il diciasettenne in una recente intervista tv. «Ciò che però mi dispiace più di tutto è che non ho potuto conoscere personalmente Kurt Cobain». Al ragazzo, studente di Eagle Rock in California, rimane però la soddisfazione di avere il disco di platino: «E' stato un regalo del gruppo; il disco è appeso in camera mia e ci faccio veramente una bella figura con le ragazze».

Articolo tratto da Corriere.it

Mi sembrava ieri che, alla stessa età che ha adesso il ragazzo in questione, ascoltavo "Nevermind" tutti i giorni a tutte le ore...quanti anni che sono passati!
Ma come fa a sentirsi in imbarazzo a far parte di un pezzo di storia della musica!

27 giugno 2007

Culi felici!!!


Un intero edificio su Times Square tappezzato da sorridenti "di dietro".
Questo lo scena
rio che si aprirà davanti agli occhi degli abitanti di New York a partire dal 1 luglio, ovvero il giorno in cui partirà la campagna pubblicitaria pensata per un water ipertecnologico.
Il nuovo marchingegno è già stato venduto in 17 milioni di esemplari in tutto il mondo.

Articolo tratto da Repubblica.it

Andate a vedere il sito della ditta produttrice è veramente ben fatto ed esaustivo...non sto scherzando!
Che sogno non doversi più preoccupare di pulirsi perché c'è chi ci pensa al tuo posto!
E non ultimo c'è anche l'aspetto ecologico: si risparmia sulla carta igienica, guardatevi la presentazione!

21 giugno 2007

Il lago col buco!


Mistero in Cile per la scomparsa di un lago. Il Tempanos, uno degli specchi d'acqua della regione di Magallanes, nella parte più meridionale del paese, è scomparso senza apparente motivo, lasciando al suo posto una fossa profonda 30 metri. Il Governo cileno ha già mandato nella regione una "task force" di geologi per scoprire cosa sia successo. Ma già circolano varie ipotesi. Per qualcuno, addirittura, la copla è da attribuirsi a "un buco" che si è aperto nel letto del lago.


Articolo tratto da Repubblica.it

20 giugno 2007

Figurine di Stelle...


Hollywood Zombies, stelle in decomposizione

Celebrità, cantanti e attori contemporanei in versione "oltretomba", questa l'idea dietro le figurine della serie "Hollywood Zombies" della Topps Company. Grande successo in USA, chissà nel vecchio continente. Dietro all'operazione, gli straordinari disegnatori di "Mad Magazine", la rivista più irriverente che la satira americana abbia mai prodotto. Ma alla fine, da Naomi Campbell passando per Janet Jackson e Mel Gibson, spesso le versioni zombie delle famose star fanno meno paura di quelle vive.

Articolo tratto da Corriere.it.

14 giugno 2007

Partita per il diritto a giocare


Morales gioca a calcio sulla neve contro la Fifa


Una partita di calcio a quota 6.542 metri per dimostrare che "si può giocare dove si vive". E' questa la risposta che il presidente del Bolivia Evo Morales ha dato alla decisione della Fifa di proibire le partite di calcio in stadi situati ad oltre 2500 metri di altezza. Per protesta, infatti, il presidente boliviano (qui nelle foto) avrebbe deciso di organizzare una partita di calcio sul ghiacciaio di Sajama, la montagna piu' alta della Bolivia che fa parte della 'cordillera' delle Ande. La Fifa avrebbe preso questo provvedimento perchè, a sua detta, le partite ad alta quota sono pericolose per la salute dei giocatori non abituati all'aria rarefatta delle Ande.

Articolo tratto da Repubblica.it


12 giugno 2007

Funerale...con furto


CELEBRA UN FUNERALE, POI FUGGE CON LE OFFERTE

Lo spunto sembra essere preso dal film "Il mattatore", del 1960 di Dino Risi con Vittorio Gassman nella parte di Gerardo, un organizzatore di truffe. Lo scenario, dalla fiction alla realtà, è la cappella del cimitero dei Rotoli a Palermo. Qualche minuto prima della messa per la morte di un professionista, con la chiesa piena di parenti e amici del defunto, si presenta un uomo vestito da prete, con i paramenti sacri, che spacciandosi per 'Don Marco', officia l'omelia.
Poi con l'aiuto di due complici fa distribuire delle buste per le offerte. E, raccolti i soldi, fa perdere le sue tracce. La truffa è stata messa a segno un anno fa ma solo ora la polizia ha deciso di rendere noti i fatti, senza specificare, però, che si trattava di una vicenda accaduta, appunto, a luglio del 2006. "Sono furioso - dice don Calafiore, sacerdote del cimitero dei Rotoli - La cosa è vecchia di un anno. Non capisco perché sia venuta fuori ora".
Grazie ai racconti dei familiari del defunto e delle persone presenti al funerale, gli identikit dei tre truffatori sono stati finalmente completati e verranno diffusi. "Per questo motivo - sostengono in Questura - abbiamo deciso di raccontare la vicenda, in modo da mettere in guardia possibili nuove vittime". La banda, spiegano gli investigatori, spulcia le necrologie pubblicate sui quotidiani locali.
E sceglie le famiglie di professionisti e benestanti che fanno scrivere sotto il nome del proprio congiunto morto: "non fiori ma opere di bene". E lì scatta l'operazione. Il finto sacerdote si presenta in chiesa prima della messa. Si apparta con il vero parroco e presentandosi come amico della famiglia dello scomparso chiede di fare un'orazione funebre. Poi sull'altare tesse le lodi del morto. E aggiunge: "ma per lasciare un ricordo tangibile della sua memoria vi chiedo di fare un'offerta alla lega contro i tumori per un bambino di quattro anni malato".
E' in questo momento che fanno la loro comparsa i due complici che distribuiscono le buste bianche con la finta intestazione della associazione umanitaria. Raccolti i soldi, poi "Don Marco" rinnova le condoglianze. E saluta il vero sacerdote, "ringraziandolo dell'ospitalità concessa" ed offrendo la sua disponibilità per future ulteriori collaborazioni. Ma qualche particolare insospettisce una collega della figlia del defunto che lavora nell'ambito universitario. Telefona alla Lega alla quale i truffatori avevano detto di destinare le offerte. E ha scopre l'inganno quando le si dice che nessuna raccolta di soldi era stata avviata. "Adesso c'é anche un altro problema di carattere religioso - afferma Giacinto Vaccarella, dirigente del commissariato "Oreto-stazione" che conduce le indagini - la messa infatti non è valida perché celebrata da un finto prete che abbiamo denunciato oltre che per truffa anche per usurpazione di funzioni ecclesiastiche". Don Calafiore, sentito dagli investigatori, parla di "atto sacrilego che dovrà essere esaminato dagli esperti di diritto canonico".

Articolo tratto da Ansa.it

05 giugno 2007

Simpatici animaletti...



Indonesia, bimbo divorato da un varano

Il piccolo, 8 anni, azzannato in un parco nazionale dell'isola di Komodo è morto dissanguato

Un bambino di 8 anni è morto dissanguato in Indonesia dopo essere stato attaccato da un varano di Komodo.
È il primo attacco mortale a un essere umano di questo "lucertolone" gigante in 33 anni, spiega il quotidiano britannico The Guardian, riferendo dell'attacco del «drago» avvenuto in un parco nazionale dell'isola di Komodo sabato scorso. «Lo ha azzannato al torace e ha iniziato a scuoterlo a destra e sinistra», ha raccontato il portavoce del parco Heru Rudiharto, spiegando che lo zio del bambino quando si è accorto di cosa stava succedendo ha iniziato a gettare pietre contro il varano fino a quando il rettile gigante non ha mollato la presa. Ma per il piccolo Mansur non c'è stato nulla da fare perché nell'attacco aveva perso molto sangue. I varani di Komodo sono rettili molto agili e dotati di un ottimo olfatto, che possono raggiungere i tre metri di lunghezza e i 166 chilogrammi di peso.



Messico: sbranato da un leone e da una tigre
L'uomo, Luis Aguilar, un commerciante di carni di 56 anni, custodiva gli animali nei locali della sua impresa

Luis Aguilar, 56 anni, titolare di un'azienda che commercializza carni è stato sbranato da un leone ed una tigre che custodiva nei locali dell'impresa, in una gabbia dalla quale i due animali sono riusciti a uscire in circostanze non chiarite. Ne ha dato notizia la radio messicana Formato 21. Soccorritori che hanno tentato di salvare l'uomo mentre veniva attaccato hanno dovuto scappar via per non rischiare la stessa fine. Sul posto si sono poi recati veterinari dello zoo del Messico, che sono riusciti ad addormentare con sonniferi il leone e la tigre e li hanno trasferiti allo zoo cittadino. Abitanti del quartiere, interpellati dalla radio, hanno affermato di essere abituati ai ruggiti delle due fiere, delle quali avevano più volte denunciato la presenza.

Articoli tratti da Corriere.it