31 ottobre 2006

Halloween: una festa che non ci appartiene

Benissimo la globalizzazione e il rispetto delle altre culture, ma questo non vuol dire fare proprie delle festività che con la nostra tradizione hanno poco o niente a che fare. Quando ero piccolo Halloween era una festa che si vedeva solo nei telefilm americani, adesso stranamente è diventato un business anche in Italia! Quale sarà la prossima ricorrenza che una multinazionale deciderà di sfruttare: il capodanno cinese o qualche celebrazione indù?!


HALLOWEEN (corrispondente alla vigilia della festa cristiana di Ognissanti) è il nome di una festa popolare di origine pre-cristiana ora tipicamente americana e canadese. Tuttavia le sue origini antichissime affondano nel più remoto passato delle tradizioni europee. Viene fatta infatti risalire al 4000 AC quando le popolazioni tribali usavano dividere l'anno in due parti in base alla transumanza del bestiame. Nel periodo fra ottobre e novembre la terra si prepara all'inverno ed era necessario - allora come adesso - ricoverare il bestiame in luogo chiuso per garantirgli la sopravvivenza alla stagione fredda: è questo il periodo di Halloween.

CELTI
In Europa la ricorrenza si diffonde con i Celti: all'incirca nel 2300 AC questa popolazione inizia a spostarsi dall'area del Mar Mediterraneo fino alle coste più settentrionali nelle isole Britanniche. Questo popolo festeggiava la fine dell'estate con Samhain, il loro capodanno. In gaelico Samhain significa infatti fine dell'estate (Sam + Fuin). A sera tutti i focolari venivano spenti e riaccesi dal sacro falò curato dai Druidi a Tlachtga, vicino alla reale collina di Tara. Nella dimensione circolare del tempo seguita dai Celti, Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale, che non apparteneva né all'anno vecchio e neppure al nuovo: in questo momento il velo che divideva dalla terra dei morti (Tir na n'Og) si assottigliava ed i vivi potevano accedervi. I celti non temevano i propri morti e lasciavano per loro del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi. Da qui l’usanza del trick-or-treating. Oltre a non temere gli spiriti dei defunti, i Celti non credevano nei demoni quanto piuttosto nelle fate e negli elfi, entrambe creature considerate però pericolose: le prime per un supposto risentimento verso gli esseri umani; i secondi per le estreme differenze che intercorrevano appunto rispetto all'uomo. Secondo la leggenda, nella notte di Samhain questi esseri erano soliti fare scherzi anche pericolosi agli uomini e questo ha portato alla nascita e al perpetuarsi di molte altre storie terrificanti. Si ricollega forse a questo la tradizione odierna e più recente per cui i bambini, travestiti da streghe, zombie, fantasmi e vampiri, bussano alla porta urlando con tono minaccoso: "Dolcetto o scherzetto?" ("Trick or treat" nella versione inglese). Per allontanare la sfortuna, inoltre, è necessario bussare a 13 porte diverse.

ROMANI
Con il dominio romano fu esportata, verso la Britannia la festa di Pomona: una festa del raccolto che venne associata a Samhain nel tentativo di staccare il popolo britannico dal legame con i Druidi, la loro casta di sacerdoti-re-guerrieri.

CRISTIANESIMO
Il Cristianesimo, come già la dominazione romana, tentò di incorporare le vecchie festività pagane dando loro una connotazione compatibile con il suo messaggio. Papa Bonifacio IV istituì la festa di tutti i santi, collocandola nel medesimo periodo di Samhain. Nella festa, istituita il 13 maggio 610, venivano onorati i cristiani uccisi in nome della fede. Per oltre due secoli le due festività procedettero affiancate, sino a che papa Gregorio III ne fece coincidere le date nel 834. Quell'anno l'Ognissanti fu spostata dal 13 maggio al 1 novembre per dare ai cristiani l'opportunità di ricordare tutti i santi e, il giorno dopo 2 novembre, tutti i cristiani defunti (Festa dei defunti). Le popolazioni celtiche cominciarono a non fare più differenza tra le due e già nel 1500 si era quasi del tutto persa la memoria della vecchia tradizione. Si ebbe, inoltre, una recrudescenza di proibizionismo dal 1630 al 1640, quando la chiesa di Roma fece in modo di far sopprimere ogni festa di tipo pagano legata a questa ricorrenza. Alcuni storici ritengono, inoltre, che il ruolo femminile nella società celtica fosse paritario all'uomo e che nella festa di Samhain le donne fossero protagoniste. Si ritiene che la concezione della donna come sottomessa all'uomo sia stata introdotta dal Cristianesimo o che, quantomeno, questo l'abbia fortemente incentivata. La connotazione femminile dell'antica festa celtica potrebbe essere stato un ulteriore incentivo a voler cancellare il significato originale della festa di Samhain. Originariamente si celebrava nel mese di maggio e non il 1° novembre. Fu nel 1048 che Odilo de Cluny decise di spostare la celebrazione cattolica all’inizio di novembre al fine di detronizzare il culto di Samhain. In inglese la vigilia si chiama “All Hallowed Eve”, che divenne poi Halloween. Nei paesi di lingua inglese la festa divenne Hallowmas (1 novembre) che significa: una messa in onore dei santi; la vigila divenne All Hallows Eve (31 ottobre) che si trasformò nel nome attuale: Halloween.

U.S.A.

Molti pensano che furono gli Irlandesi a portare le celebrazioni di Halloween in America, in realtà questa ricorrenza è legata al passato della maggior parte dei popoli europei, ognuno con le sue tradizioni. È in America che tutte queste tradizioni confluiscono fino a portare alle moderne celebrazioni. Inizialmente era una festa regionale, legata al tipo di immigrati ed alla fede religiosa personale. In epoca vittoriana furono gli strati più elevati della società ad impadronirsi della festa: era di moda, in America, organizzare feste, soprattutto a scopo benefico, la notte del 31 ottobre. Era necessario eliminare i collegamenti con la morte ed amplificare i giochi e la parte scherzosa e ludica della festa. Già nel 1910 le fabbriche americane producevano tutta una serie di prodotti legati unicamente a questa festa. Prende in questo periodo la connotazione di “notte degli scherzi” o “notte del diavolo” durante la quale ci si abbandonava all'anarchia ed erano ricorrenti gli atti di vandalismo, fino al punto da ritenere opportuno l’annullamento della festività. Con la seconda guerra mondiale si fece leva sul patriottismo americano e la festa servì a tenere alto il morale delle truppe ed il vandalismo degli scherzi di peggiore specie venne eliminato. Terminato il conflitto mondiale i bambini si impossessarono della festa, anche grazie alle aziende, che dedicarono a loro tutta una serie di costumi, dolci e gadget trasformando la festa in un affare commerciale. Alimentarono l'affare con storie di lamette nei dolci e avvelenamenti di caramelle fatti in casa, inducendo gli americani a volgersi verso dolci preconfezionati.

JACK O'LANTERN
È usanza ad Halloween intagliare zucche con volti minacciosi e porvi una candela accesa all'interno. Questa usanza nasce dall’idea che i defunti vaghino per la terra con dei fuochi in mano e cerchino di portare via con se i vivi (in realtà questi fuochi sono i fuochi fatui, causati dalla materia in decomposizione sulle sponde delle paludi); è bene quindi che i vivi si muniscano di una faccia orripilante con un lume dentro per ingannare i morti. L'usanza è tipicamente americana, ma probabilmente deriva da tradizioni importate da immigrati europei (l'uso di zucche vuote illuminate è documentato anche in alcune località dell'Emilia Romagna).


Tratto da Wikipedia

30 ottobre 2006

Anche Valentino Rossi è un essere umano!

Mi dispiace tantissimo che Valentino Rossi sia caduto nel giorno che poteva consegnarli l'ottavo titolo mondiale, più di tutto non mi piace che abbia vinto Hayden che come talento non vale un decimo di Rossi, Melandri o Capirossi (questo è il mio parere...). Vabbè, vorrà dire che l'anno prossimo ci riproverà un'altra volta e poi magari passerà alla Ducati...magari un campione del mondo italiano su una moto italiana!!!


VALENCIA (Spagna), 28 ottobre 2006 - La festa era nell'aria, forse troppo. Ma l'acquolina in bocca è rimasta tale. Anche nella metafora utilizzata da Valentino Rossi per cristallizzare in una battuta tutta la sua grande delusione. "Ci hanno fatti morire grassi come il maiale...". Ovvero gli hanno consentito di rimontare e poi fatto perdere tutto sul più bello. "Si dice così dalle mie parti - ha spiegato - e devo dire che provo tanta amarezza per l'esito del mondiale". "Sono un po' triste - ha ammesso - . Perdere è una sensazione nuova per me e non ci sono abituato". Anche se "in quest'ultima gara sono stato un po' sfigato". Perché "abbiamo sbagliato ancora una volta la scelta della gomma posteriore. Oggi non andava, come era successo all'Estoril". Ma è scattato malissimo dalla pole. "Il semaforo è rimasto acceso più a lungo del solito - ha spiegato il suo avvio incerto Valentino - e quando ho mollato la frizione la moto mi s'è impennata, così ho perso tante posizioni". Poi è arrivata la ciliegina nera sulla torta dela disfatta. "Ho sbagliato, certo, scivolando. Però - s'è giustificato il pesarese - durante le prove ho forzato in tutti i modi in quella curva per vedere, e l'ho fatto almeno cinquecento volte, se la gomma anteriore teneva. Ha sempre tenuto bene, oggi no". Nella scivolata la moto s'è danneggiata parzialmente. "S'è storto il manubrio dal lato sinistro, nelle frenate più brusche non riuscivo a tenerla bene e mi fa male la spalla. Poi s'è piegata anche la leva della frizione e rotta un po' la pedana". Ma non ha mollato. "Hayden non ha vinto perché oggi le Ducati andavano molto forte, ma ha vinto il mondiale lo stesso". Roba da piangere. "Non ho pianto ma sono molto dispiaciuto. Perdere così e sapere di non poter avere una rivincita il prossimo anno, cosa che sarebbe successa se avessi scelto di passare alla Ferrari, mi avrebbe lasciato l'amaro in bocca per tutta la vita. Ora più che mai sono convinto di aver fatto la scelta giusta". Dopo il traguardo ha stretto la mano del rivale americano. "Faccio i miei complimenti a Nicky. Anzi dico che se proprio il titolo doveva vincerlo un altro Hayden era in cima alla lista di quelli che avrei voluto che vincessero al posto mio. Perché è un bravo pilota ma anche un bravo ragazzo; quando lo incontro nel paddock ci sorridiamo sempre. Dopo la gara avrei voluto abbracciarlo, ma lui in quel momento non ci capiva più un cacchio". "Mi metto in ginocchio e tanto di cappello alla mia squadra, a tutti i ragazzi del team che hanno lavorato bene. Sono triste però non ho mollato. Anzi, siamo riusciti a rimontare da meno 51 punti e siamo arrivati a giocarci il titolo all'ultima gara. Non mollare mai è stato il nostro punto di forza". Però ci sono stati errori: più che altro imputabili alla Yamaha e alla Michelin. "Vuol dire che oggi - ha sorriso Valentino - mi sentivo a disagio e ho voluto sbagliare anch'io". C'è una morale in questa sconfitta? "Sì. I supereroi imbattibili esistono solo nei fumetti e nei film. Non sono reali. Se avessi vinto oggi mi sarei sentito un supereroe, quello che ha sempre vinto nell'epoca della MotoGp 1000. Invece...".

Articolo tratto da Gazzetta.it

La mappa degli autovelox

INFORMAZIONE UTILE A TUTTI GLI AUTOMOBILISTI!!!

"Operazione trasparenza", così alla polizia Stradale hanno battezzato il nuovo rapporto con gli automobilisti. All'insegna della prevenzione e nella speranza di far rallentare gli automobilisti nei pressi dei punti più pericolosi è iniziata una nuova pubblicità per gli Autovelox, i Tutor e tutto gli altri congegni per misurare le violazioni ai limiti di velocità. "Speriamo che questa nuova tendenza duri il più a lungo possibile - ci ha raccontato Giordano Biserni, presidente dell'ASAP, Associazione sostenitori della polizia - perché è meglio far rallentare 100 automobilisti indisciplinati che punirne uno solo". I dati che pubblichiamo sono del ministero dell'Interno del Servizio Polizia Stradale. Da oggi sulle nostre pagine troverete quindi la mappa completa delle postazioni mobili - quelle fisse sono ormai arci-note e segnalate anche da giganteschi cartelli - aggiornata settimana dopo settimana. Lo spirito di tutta questa operazione, ovviamente, è quello di affiancare la stradale nella sua opera di prevenzione. In pratica, "leggete e rallentate".

Articolo tratto da
Repubblica.it

19 ottobre 2006

Las Vegas, il Picasso danneggiato

Acquista un Picasso e lo buca. Il dipinto "Le Reve" (The dream) di Picasso, è stato comprato qualche settimana fa da Steve Wynn, un miliardario, proprietario di diversi casino e hotel di Las Vegas per la cifra di 139 milioni di dollari. Ma Wynn ha presto trasformato il suo sogno nel peggiori degli incubi: ha, per errore, appoggiato un gomito sulla tela provocando un buco, danneggiando seriamente il quadro. E'ora sua intenzione provvedere al restauro dell'opera d'arte.
Articolo tratto da
Repubblica

18 ottobre 2006

Attenti a non essere sospettati di terrorismo: non sareste più degli esseri umani!!!

Il cow boy senza macchia nè paura ne ha fatta un'altra delle sue, ha orgogliosamente firmato una "legge" che di fatto permette allo stato più democratico del mondo (quello che ha così tanta democrazia da potersi permettere anche di esportarla!) di non garantire i diritti fondamentali di ogni uomo ed in nome del bene comune fare ciò che vuole. Niente di nuovo sotto il sole, vediamo adesso come e quando verrà applicata questa "legge", chi saranno le prime vittime?!
Ecco qui l'articolo tratto da
Repubblica

Guantanamo, Bush firma la legge
sui processi per terrorismo

WASHINGTON - Firmata oggi dal presidente Usa Bush la contestata legge sugli interrogatori "duri" contro i sospettati di terrorismo. La legge contempla l'utilizzo di prigioni segrete della Cia, dure pratiche di interrogatorio e processi militari. ''E' un'occasione rara quando un presidente può firmare una legge sapendo che può salvare la vita a degli Americani. Io stamattina ho questo privilegio'', ha detto Bush alla Casa Bianca durante la cerimonia per la firma, fiancheggiato da alti ufficiali militari e dell'intelligence statunitense. Il presidente americano ha dedicato la firma della legge alle vittime dell'11 settembre e nel suo discorso ha più volte ricordato la tragedia del World Trade Center, nel chiaro intento di ricordare agli americani, a meno di tre settimane dalle elezioni di medio termine, l'impegno dell'amministrazione americana sul fronte della sicurezza. Un impegno simbolizzato nel cartello che campeggiava nell'East room della Casa Bianca, che ha ospitato la cerimonia, "Proteggere l'America". Il provvedimento protegge i prigionieri nelle mani degli Usa dal ricorso negli interrogatori a qualunque trattamento "crudele e disumano". Nello stesso tempo, non è però previsto per loro il diritto di appellarsi a corti federali negli Usa e non è riconosciuto l''habeas corpus', cioè il ricorso per contestare una detenzione ritenuta ingiusta. Quanto ai processi, sono stati introdotti durante il dibattito in Congresso vari diritti che la Casa Bianca non era in un primo momento disponibile a concedere: il ricorso a fonti di prova estorte con la forza o a materiale coperto dal segreto è stato per esempio fortemente limitato (ma non cancellato). Fortemente voluta dall'inquilino della Casa Bianca, la nuova legge ha subito durissime critiche da parte dell'opposizione democratica e creato dissensi anche fra i repubblicani, al punto da rendere tortuoso fin qui l'iter di approvazione. La normativa istituisce delle Commissioni militari, ossia dei tribunali speciali (dichiarati illegali dalla Corte suprema lo scorso giugno) per i processi dei detenuti a Guantanamo, e convalida tutte le ''procedure alternative'', ovvero gli interrogatori in segreto e senza garanzie fatti dalla Cia. Per i detrattori di Bush, fra cui la stessa Unione Europea che ha richiamato gli Usa al rispetto della Convenzione di Ginevra, lo scopo della nuova legge e' soprattutto quello di evitare ai militari e agenti segreti americani di essere incriminati per crimini di guerra in relazione alle stragi dei civili in Iraq, le sevizie nel carcere di Abu Ghraib e gli orrori del carcere speciale di Guantanamo, a Cuba. A difesa della legge, il presidente ha sempre citato il caso di Khalid Sheik Mohammed, ideatore della strage delle Torri Gemelle, che a Guantanamo, sotto tortura, rivelò altri suoi piani di attacco agli Usa.

17 ottobre 2006

Tributo italiano a Joe Strummer 2006 - III edizione

Dalla newsletter di Radioclash (www.radioclash.it)

Con grandissimo piacere dedichiamo completamente questa newsletter al Tributo a Joe Strummer 2006. Vi annunciamo, per ora solo con un comunicato ufficiale, quello che vi aspetta nel corso di un appuntamento giunto ormai alla terza edizione. Lo sforzo organizzativo è grande, vi ringraziamo in anticipo per il sostegno e la diffusione che vorrete dare a questa serata in memoria del migliore di tutti. Da parte nostra un grande grazie a tutte le band partecipanti per la loro disponibilità e collaborazione. A Bologna
dunque, senza se e senza ma. Viva Joe Strummer !!

10.000 GIORNI DI ROCK N ROLL , III Edizione
IL TRIBUTO ITALIANO A JOE STRUMMER 2006

SABATO 9 DICEMBRE 2006, NUOVO ESTRAGON, Via Stalingrado 83 , Bologna
Infoline : tributojoestrummer@punkitaliano.it
MySpace :
http://www.myspace.com/tributoitalianojoestrummer

JOE STRUMMER se ne andava il 22 dicembre 2002 a soli 50 anni. L’anima e la coscienza politica dei Clash , il formidabile rocker diventato punto di riferimento ideale per migliaia di giovani, è scomparso quattro anni fa lasciando un vuoto incolmabile. La sua voce ha lanciato un messaggio ai ragazzi di tutto il mondo, e trattandosi di un messaggio che chiedeva verità e giustizia , che affermava la necessità di una società multiculturale e multirazziale, i ragazzi hanno ascoltato. Il fatto poi che poco sia cambiato nei destini di questo malato pianeta, non intacca minimamente la validità di questo messaggio e, anzi, lo rende sempre più attuale e necessario. I ragazzi hanno ascoltato Joe e lo ricorderanno per sempre, perché non si può dimenticare chi, per 30 anni, dai Clash ai Mescaleros, ha profuso attraverso la musica tale e tanta energia, passione, determinazione, speranza.

Il desiderio di ricordare con eterna riconoscenza Joe Strummer come musicista e come uomo, caratterizzerà anche la terza edizione del Tributo Italiano 2006 a lui dedicato, dopo le positive esperienze dei primi due anni. La serata organizzata in piena autonomia da Radioclash.it e Punkadeka.it, viene riproposta con le usuali caratteristiche di concerto benefit grazie alla fondamentale collaborazione delle band partecipanti che hanno Joe ed i Clash nel cuore, ed alla disponibilità di Estragon. Anche in questa edizione si alterneranno sul palco gruppi storici italiani del combat rock e del punk, tribute band, musicisti e rockers emergenti a prova di un movimento ancora vivo ed appassionato. La novità di questa edizione è rappresentata dalla presenza nel cast di due band inglesi che hanno partecipato lo scorso maggio allo Strummercamp di Manchester, a testimonianza di quanto ancora sia ancora vivo, ad ogni latitudine, il ricordo di Joe. Nel corso della serata verranno eseguiti olt re 35 brani storici dei Clash insieme a diversi pezzi tratti dal repertorio di Joe Strummer and The Mescaleros.

Il cast (non in ordine di apparizione) :
ALBERTO SANNA & ANIMANERA
ATARASSIA GROP
BLACK MARKET
CLAMPDOWN
CONTROLLO TOTALE
FFD
GANG
THE INFIDEL (UK)
KLASSE KRIMINALE
KLAXON
LINEA
MALAVIDA
NIGHT OF TREASON (UK)
RADIO BRIXTON
RAPPRESAGLIA
RATOBLANCO
SKARNEMURTA

Alla serata parteciperanno come graditissimi ospiti anche PABLO COOK e SMILEY , due ex MESCALEROS che hanno diviso il palco con Joe Strummer nell’ultimo tratto del suo percorso artistico.

ORARI : dalle ore 16:30 apertura con dj set Clash oriented, dalle ore 18:00 puntuali, inizio del concerto che terminerà intorno alle 24:00.

INGRESSO : Euro 12,00 con consumazione e gadget della serata.

RICORDIAMO CHE : Anche per questa edizione del tributo i proventi saranno destinati a STRUMMERVILLE , la fondazione senza scopo di lucro fondata dalla famiglia e dagli amici intimi di Joe.

ATTENZIONE : Sabato 9 Dicembre cade in pieno Motorshow di Bologna. Vi invitiamo pertanto a raggiungere Estragon, che si trova proprio in zona Fiera, con un certo anticipo onde evitare ingorghi stradali ed autostradali.

COMUNICAZIONE STAMPA : UNITED COMMUNICATION, RADIOCLASH.IT, PUNKADEKA.IT

Cech operato: carriera a rischio

"Non m’importa del calcio, non m’importa del Barcellona. Ci sono altre cose molto più importanti: come la salute dei miei giocatori". José Mourinho ha avuto paura, come tutti quelli del Chelsea, sabato a Reading. "La salute di Petr Cech e Carlo Cudicini è più importante del Barcellona e del calcio". Come tutti quelli del Chelsea, come gli altri che hanno visto in diretta gli scontri raggelanti che hanno tramortito i due portieri del Chelsea, Mourinho ha temuto la tragedia. Dopo 16 secondi appena l’arrembaggio di Stephen Hunt su Cech. A tempo già scaduto l’assalto in volo di Ibrahima Sonko a Cudicini.

ANGOSCIA - Soccorsi affannosi, rianimazione sul campo, maschere a ossigeno, minuti interminabili d’angoscia, le barelle, le ambulanze. Cech e Cudicini all’ospedale Royal Berkshire di Reading. Cudicini riacquista piena conoscenza, Cech continua a soffrire, con tutti i sintomi del trauma cranico grave che hanno spaventato quelli del Chelsea. Cudicini si riprende presto, e viene dimesso a tarda sera. Cech peggiora: il ginocchio di Hunt gli ha sfondato il cranio, sopra la tempia destra. Una frattura depressa che richiede l’intervento d’urgenza. Il Royal Berkshire non è attrezzato per l’alta neurochirurgia. Cech viene trasferito a Oxford, al Radcliffe Infirmary, e operato poco prima della mezzanotte.
RISCHIO CARRIERA - Va tutto bene, ma l’infortunio è di quelli che fanno temere per la carriera del fuoriclasse ceco. Dopodomani il Chelsea dovrà affrontare il Barcellona in Champions, a Stamford Bridge, ma dirigenti e staff tecnico pensano solo a Cech. Mourinho e i suoi sanno che ha seriamente rischiato di morire. E sono furibondi con Hunt, l’irlandese che non ha fatto nulla, fino all’ultimo, per evitare l’impatto con la testa di Cech.

VERGOGNA - "E’ una vergogna - protesta Mourinho -. Un contrasto bruttissimo. Per giunta Hunt è tornato al centro del campo sghignazzando davanti a noi, senza la minima preoccupazione per quel che stava succedendo. Incredibile. I giocatori dovrebbero avere rispetto per colleghi. Cech è vivo per miracolo, Hunt è fuori con la testa. La federazione ha il dovere di intervenire a punire il suo comportamento". A fine partita Mourinho ha definito invece accidentale lo scontro tra Sonko e Cudicini.

BLACK OUT - Cudicini, ha rivelato il medico del Chelsea, era svenuto ricadendo violentemente a terra. Gli si era rovesciata in gola la lingua, e solo in ospedale ha ripreso piena conoscenza. "Ha avuto un periodo di black out - conferma Fabio Cudicini, la leggenda milanista che ieri ha raggiunto il figlio a Londra -. Ma si è ripreso bene, le sue condizioni sono buone, tutto sembra essere a posto. Non avverte particolari fastidi, salvo qualche dolore al torace, dov’è stato colpito".

IRRESPONSABILI - "Ho visto la diretta tv a Milano - racconta il "ragno nero" -. Sono stati due scontri all’insegna dell’irruenza scomposta, che ha caratterizzato la partita del Reading. Due contrasti irresponsabili. Hunt non ha mai avuto l’idea di saltare Cech, Sonko s’è scagliato contro Carlo, e in entrambi i casi il pallone era già lontano". Il Chelsea rivela un altro particolare inquietante: l'arbitro Riley non solo non ha immediatamente fermato il gioco per Cech, ma addirittura lo avrebbe invitato ad uscire dal campo trascinandosi sulle braccia. Ma Cech stava troppo male per dargli retta. "Tanta superficialità da parte di un direttore di gara è incredibile - commenta Fabio Cudicini -. Lo sanno tutti, ormai, che non si può scherzare con gli infortuni alla testa". Già questa mattina, rivela Cudicini senior, Carlo andrà al centro tecnico del Chelsea, a Cobham, per nuovi controlli medici. "Si sente bene, ha una gran voglia di ricominciare subito, ma con questo tipo di infortuni bisogna essere estremamente prudenti". I medici del Chelsea concordano: Cudicini non può in alcun modo essere utilizzato contro il Barcellona. Ma non appena avrà l’o.k. tornerà titolare. Per forza di cose.

Articolo tratto da www.gazzetta.it

Ma si può fare certe cose (se volete qui trovate il video dello scontro http://www.youtube.com/watch?v=jtE6K2a_akM) quando si prendono milioni di sterline all'anno per giocare?! Li manderei a giocare tutti all'oratorio (con tutto il rispetto per chi ci gioca...ho sempre giocato anch'io), forse imparerebbero qual'è il vero spirito del calcio: divertirsi!!!

16 ottobre 2006

Mostra su Girolamo Romanino al Castello del Buonconsiglio di Trento

Al Castello del Buonconsiglio di Trento si sta concludendo la mostra dedicata a Girolamo Romanino (fino al 29 ottobre 2006...sbrigatevi!), pittore della prima metà del 1500 che operò principalmente nel nord Italia.
La sua pittura risente degli influssi di Tiziano, Giorgione, Moretto, Savoldo e Lotto; influenza che l'intera mostra mette in risalto per sottolineare le diversità e le analogie del Romanino con i suoi "maestri".
Inoltre all'interno della sede della mostra si trova uno dei maggiori (se non il maggiore in assoluto) affreschi di carattere profano che egli abbia eseguito.
Il prezzo del biglietto "vale doppio": infatti mentre visitate la mostra dedicata al pittore avete la possibilità di visitare il castello (Castello del Buonconsiglio)

11 ottobre 2006

Richards: «La droga? E' di pessima qualità»...secondo i nostri parlamentari no!!!

LONDRA - Non è una scelta salutista quella di Keith Richards. Ha smesso con le droghe solo perché «la qualità di oggi è pessima». Il chitarrista dei Rolling Stones, che ha 62 anni, è stato dipendente dall'eroina. Ma le cose sono cambiate anche nel mondo della droga, e oggi Keith non vede nulla che valga la pena di ingerire, sniffare o iniettarsi. «Credo che la qualità sia veramente andata giù. Tutto quel che fanno (i chimici e gli spacciatori) è togliere il momento di massima forza da tutto. Non mi piace come hanno effetto sul cervello, invece che lavorare attraverso il sistema ircolatorio. Ecco perchè non le prendo più. E io sono uno che di droghe se ne intende», ha osservato Richards. Keith ha però ammesso di aver preso di nuovo della morfina quando era in ospedale nei mesi scorsi, in seguito a un'operazione al cervello resasi necessaria dopo la sua caduta di un albero alle isole Fiji. «Per due settimane sono stato sotto morfina. Ho sempre tentato di chiederne un pò di più all'infermiera di turno. E lei è stata piuttosto disponibile», ha detto Richards, aggiungendo: «Non prendo più droghe, a meno che non debba farlo, come in quel momento di grande sofferenza, con il cervello aperto».
Almeno lui non è così ipocrita come i nostri parlamentari che prima votano una legge sulla droga estremamente dura e poi sniffano coca e si fanno le canne come se niente fosse: almeno un pò di coerenza!
La droga esiste e molti ne fanno uso, invece di criminalizzare queste persone, non sarebbe meglio puntare sulla prevenzione e aprire un dialogo costruttivo con i giovani?!
I soliti misteri!

















Vignetta tratta dal blog di Mauro Biani

Val di Rabbi, un luogo incantato!

Arrivando a Mezzolombardo direttamente con l'autostrada, prendete la strada per la Val di Sole e poco prima di Malè girate a destra: qui inizia la Val di Rabbi. Percorrete il fondo valle e seguite le indicazioni per Piazzola, superate il paesino e proseguite fino alla fine della strada: qui dovrete abbandonare la macchina (siete nel Parco Naturale dello Stelvio) e iniziare la vostra camminata. Il percorso è un susseguirsi cotinuo di "strappi": si alternano parti "pianeggianti" con altre molto ripide e dure...ma guardandovi attorno vi rendete conto che ne vale veramente la pena!
Dopo pochi minuti arrivate a Malga Stablasolo (1539) e proseguite in direzione delle Cascate Basse.
Superate queste grazie ad un ponticello di legno e vi preparate ad affrontare la salita che vi porta all'imbocco della valle delle Marmotte. Qui non è raro incontrare questi simpatici roditori che cercano cibo o accudiscono i loro cuccioli!Lasciata alle spalle questa valletta, il viaggio prosegue con un ulteriore pendio che vi porta all'imboccatura dell'ultimo pianoro. Durante la salita il paessaggio circostante è stupendo.Nell'ultimo tratto del percorso la natura circostante cambia radicalmente, gli abeti ed i larici scompaiono lasciando spazio ad una vegetazione di alta montagna.Un'altra oretta di cammino e siete arrivati al Rifugio Dorigoni (www.rifugiodorigoni.it), meta ultima di questa escursione in montagna!La foto del rifugio non la pubblico, se volete sapere com'è andate a "visitarlo"!
Bastano 5 ore di cammino (tra andata e ritorno)!!!