22 ottobre 2007

Campioni del mondo...forse!


Raikkonen è il campione
: trionfo Ferrari in B
rasile!
In Brasile doppietta Ferrari: vince Kimi davanti a Massa, Alonso 3°, Hamilton 7°. Giallo per un'inchiesta Fia su Bmw e Williams per benzina irregolare: nessuna penalità.
Il pilota spagnolo critica duramente la McLaren che ha fatto appello dopo la mancata sanzione a Bmw e Williams: "Mettere in discussione un campionato per questa vicenda sarebbe la fine di questo sport". Il presidente della Ferrari: "Pensiamo a festeggiare: è un successo straordinario" .

Era
scritto, Kimi Raikkonen è campione del mondo, la Ferrari riconquista il titolo iridato dopo tre stagioni. Il clamoroso verdetto è stato sancito dal GP del Brasile che ha chiuso un indimenticabile 2007, l’anno che sarà ricordato per la Spy Story McLaren-Ferrari, l’esplosione di una nuova stella, Lewis Hamilton e il trionfo in rimonta di un finlandese di ghiaccio che è diventato campione al primo anno di Ferrari.
Onore a Kimi Raikkonen, vincitore a Interlagos davanti a Felipe Massa per una strepitosa doppietta delle F2007, letteralmente imprendibili proprio quando serviva, nell’ultimo e decisivo GP dell’anno. Fernando Alonso ha chiuso terzo, Lewis Hamilton settimo: Kimi li ha scavalcati per un solo punto. Un trionfo Ferrari incredibile e meritato che cancella una stagione piena di veleni tra Maranello e i rivali di Woking. Che cancella quella sentenza a metà che ha punito la McLaren ma non i piloti. Che cancella soprattutto i tanti errori con cui la Ferrari ha rischiato di gettare al vento questo titolo. La Spy Story ha innegabilmente avvantaggiato la McLaren, ma ai box del Cavallino e in pista gli sbagli erano stati troppi, specie guardando il potenziale altissimo della F2007. Il pregio più grande è stato però crederci fino alla fine. E la vittoria alla fine è arrivata. Rocambolesca, ma è arrivata.
La gara è andata come doveva andare. Le Ferrari hanno preso la testa con Massa e Kimi. Dietro Hamilton si è praticamente suicidato sbagliando dopo poche curve. Lewis (inesperienza? sfortuna?) è rientrato sesto ma dopo pochi giri si è ritrovato con la McLaren ammutolita col cambio inceppato. La sua macchina è poi ripartita ma dalla 18ª posizione la rimonta al quinto posto, quello che gli serviva, è stata tanto generosa quanto disperata. Alonso, terzo, è rimasto virtuale campione fino al secondo pit stop della gara, quando Raikkonen è rientrato in pista davanti a Massa, la situazione di punteggio che serviva. Raikkonen 110, Alonso e Hamilton 109. Era scritto.
L'ultimo colpo di scena di una stagione incredibile è arrivato con il ricorso della McLaren contro la decisione di non punire Bmw-Sauber e Williams per il caso benzina. Una mossa che ha l'unico effetto di lasciare in sospeso il titolo mondiale del finlandese della Ferrari, Kimi Raikkonen. La Corte d'appello internazionale della Fia si riunirà per decidere in una data ancora da stabilire. Se la Williams Toyota di Nico Rosberg (quarto) e le Bmw-Sauber di Robert Kubica (quinto) e Nick Heidfeld (sesto) venissero squalificate, Lewis Hamilton (McLaren-Mercedes), settimo sul circuito di Interlagos, conquisterebbe il titolo mondiale. Ma si tratta di un'ipotesi poco credibile.
Ancora una volta il pilota spagnolo si scaglia contro il suo team. L'ex iridato definisce "vergognosa" un'eventuale vittoria a tavolino del suo compagno di squadra Lewis Hamilton. "Assegnare un campionato in questo modo non sarebbe giusto - dichiara Alonso alla stampa spagnola - e sarebbe una vergogna per questo sport, sarebbe proprio la fine". Il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, ha invece definito "uno stress inutile" il caso nato attorno alla benzina. "Il regolamento prevede che se anche qualche macchina viene squalificata non significa che vengono ridati automaticamente punti ad altri. Bisogna mandare alle corse commissari professionisti e non dilettanti allo sbaraglio".
Il giorno dopo il trionfo c'è ancora un pizzico di incredulità nelle parole di Luca Cordero di Montezemolo: "Direi una bugia se avessi creduto veramente ad una vittoria in questo modo, ma ci speravo", ha dichiarato il presidente a "Radio Anch'io". "Siamo stati più forti dal venerdì e poi ho visto cosa ha fatto Hamilton alla prima curva. La nostra forza è stata di non mollare, di volere questo titolo a tutti i costi. Dietro a qualunque impresa sportiva, a qualunque prodotto, ci sono delle persone meravigliose che lavorano e il merito va a loro, a chi sta in officina, a chi progetta la macchina e chi la guida. Noi in 8 anni abbiamo vinto 6 campionati piloti e 7 titoli costruttori. Abbiamo gente che lavora e sa migliorarsi giorno dopo giorno. La differenza tra noi e la Mclaren è che noi siamo una squadra, dove i piloti si aiutano e dove c'è più unione nei momenti difficili. Anche in quest'ultima gara c'è stata una dimostrazione di superiorità tecnica. Non abbiamo mai mollato. Credo che la vittoria nostra dimostra che in questo paese chi è capace, chi rischia alla fine è premiato".
Montezemolo ha poi ringraziato il pilota brasiliano: "Felipe è venuto da noi quando era un ragazzino, ha espresso parole di gratitudine e ha fatto gioco di squadra. Lo voglio ringraziare e voglio far notare che gli abbiamo rinnovato il contratto per rinnovargli la fiducia perché crediamo in lui, mettendo fine a tante voci. Alonso? Non ha mai nascosto che se doveva vincere qualcuno e non lui, avrebbe preferito la Ferrari". Per chiudere il presidente della Ferrari ha raccontato un retroscena: "Il primo ad accorgersi di Raikkonen fu Michael Schumacher che durante delle prove mi disse "ma chi è quel ragazzino che va forte ed è davanti a me?". Da allora è stato sempre un suo sostenitore. E voglio dire che si tratta di un ragazzo serio e simpaticissimo".

Articolo tratto da
Gazzetta.it

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