"Il lavoro minorile è una brutta piaga...ma anche i maggiorenni che non fanno un cazzo!"
23 maggio 2008
Ritorno al nucleare?
Nucleare, Scajola: centrali entro cinque anni
«Onoreremo con convinzione e determinazione l'impegno assunto dal premier Silvio Berlusconi: entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione di una centrale nucleare di nuova generazione». Il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola all’assemblea di Confindustria coglie l’invito della neopresidente Emma Marcegaglia e rilancia l’energia nucleare. È stata proprio la Marcegaglia nella sua introduzione a ritenere necessario un ritorno al nucleare: «La questione dell’energia è molto sentita dalle imprese. Un passo verso il nucleare sarebbe una spinta per la produttività». Entusiasmo delle multinazionali dell’energia. «È particolarmente condivisibile l'apertura del nuovo governo al nucleare e, più in generale, alla diversificazione del mix energetico» dice l'amministratore delegato di Edison, Umberto Quadrino. «La nostra società è pronta a fare la sua parte e lavorare con il governo alla realizzazione del piano». Soddisfatti anche i dirigenti dell'Enel. Ma per il ministro ombra dell'Ambiente, Ermete Realacci, «non si può tornare al nucleare perché è una scelta costosa e ideologica. È come l'articolo 18, e sappiamo com'è finita quella battaglia». Per Roberto Della Seta, senatore Pd e capogruppo in commissione ambiente, «il ritorno al nucleare in Italia è una strada vecchia, ideologica, velleitaria e impopolare. C'è da sperare che il governo Berlusconi invece di imboccare questo tunnel senza uscita, lavori con forza per rispondere in modo moderno e innovativo ai problemi epocali posti dal caro-petrolio e dai mutamenti climatici: cioè puntando sull'efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili». Anzichè «inseguire improbabili fughe all'indietro, la via maestra per «rottamare» l'oro nero è scoprire finalmente il nostro oro giallo, l'energia del sole». Rifondazione Comunista e Verdi tuonano contro il governo e annunciano proteste verso qualsiasi progetto di centrale nucleare. Per Francesco Caruso «il governo Berlusconi nella sua tracotante foga di avvelenare tutti e arricchire pochi, promette oggi all'assemblea di Confindustria la costruzione di centrali nucleari. Gli avvoltoi delle multinazionali sbavano: l'amministratore delegato dell'Edison, Umberto Quadrino, dichiara di essere pronto a investire sul nucleare, quello dell'Enel, Fulvio Conti, anche, ma tengano ben presente che anche noi siamo pronti alla mobilitazione e alla battaglia antinucleare». Per Angelo Bonelli dei Verdi «il nucleare è una scelta sbagliata perchè è antieconomica, vecchia e pericolosa. L'energia atomica da fissione - prosegue - non ha risolto i gravissimi problemi delle scorie radioattive e dei costi enormi. Questi problemi hanno già portato importanti paesi europei come Svezia, Germania ed Olanda ad uscire dal nucleare e a puntare con forza su energie pulite, rinnovabili e sicure». «Se il governo Berlusconi vorrà portare il Paese in questa follia (un incidente ad una centrale nucleare può distruggere la vita per secoli) - conclude il Verde - saremo pronti a proporre un nuovo referendum come abbiamo fatto oltre 20 anni. L'Italia deve dire sì all'idrogeno e all'energia solare che non solo sono pulite e sicure ma che rappresentano il futuro»
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