21 maggio 2008

D - Rolf


Dalla Germania in Cina in Trabant

E' l'ultima impresa di Rolf Becker, tedesco che è riuscito ad andare ovunque con l'auto simbolo della Ddr.

Dalla Germania alla Cina in Trabant. E' l'ambizioso viaggio di oltre 10.000 km che il sessantunenne tedesco Rolf Becker, meglio conosciuto come D-Rolf (Becker si guadagna da vivere suonando un "Drehorgel", un organetto) intende portare a termine con l'auto con motore da 26 cavalli, simbolo dell'ex Ddr, in vista delle prossime Olimpiadi che si terranno a Pechino il prossimo agosto. Partito giovedì scorso da Magdeburgo, capitale della Sassonia, Becker raggiungerà Rostock, nel nord della Germania. Qui prenderà un traghetto che lo porterà in Lettonia e dopo aver attraversato Estonia, Russia e Mongolia l'eccentrico tedesco raggiungerà l'ex "Celeste Impero".
Se i suoi calcoli saranno giusti e se tutto andrà bene Becker ha programma di arrivare entro la terza settimana di luglio a Pechino, quindici giorni prima dell'inizio dei Giochi Olimpici che partiranno il prossimo 8 agosto. Il lungo itinerario di Becker potrà essere seguito giorno dopo giorno sul suo sito web : il viaggiatore tedesco ha promesso che, durante le Olimpiadi, farà autografare il cofano della sua Trabant dai più grandi campioni internazionali dello sport, vendendolo poi al migliore offerente e destinerà il ricavato ad un'associazione di beneficenza.
Becker non è nuovo a questa imprese. Se riuscirà ad assistere ai Giochi di Pechino, questa sarà la decima Olimpiade che segue sul posto ed è inutile sottolineare che anche in passato le mete dei giochi sono state raggiunte sempre in Trabant. In 30 anni di imprese, tra l'Occidente e l'Oriente ha guidato una trentina di queste auto simbolo della Germania Orientale. Dal 1996, quando seguì le Olimpiadi di Atlanta in Usa, non si è perso una rassegna estiva o invernale dei giochi internazionali. Prima che cadesse il Muro di Berlino (Becker è nato nell’ex Germania Orientale), non potendo viaggiare in Occidente, questo simpatico tedesco ha percorso in lungo e in largo gli ex stati del Patto di Varsavia. Ma da quando non esiste più la "cortina di Ferro" Becker ha potuto attraversare il resto del mondo, diventando tra l'altro il primo tedesco dell'Est a fare il "coast to coast" degli Stati Uniti d’America. Sempre e solamente in Trabant. Tra le altre sue celebri imprese del passato, oltre ai già citati viaggi verso le città Olimpiche, bisogna ricordare il rally alla Parigi Dakar e la strepitosa spedizione da Il Cairo a Città del Capo.
Intervistato dal settimanale tedesco "Der Spiegel" Becker sostiene di non temere affatto le scarse prestazioni e l'affidabilità della sua auto, ma l'unico vero problema sono le burocrazie dei paesi che dovrà attraversare e che potrebbero rallentare la sua corsa. «Come dico sempre alle persone, l'auto non mi preoccupa» spiega con orgoglio Becker al settimanale tedesco. «D’altronde è sempre una macchina tedesca». L’estroso sessantunenne non viaggerà da solo: un gruppo di amici alla guida di altre due Trabant dovrebbero accompagnarlo in questa nuova impresa. «Vedremo quante auto riusciranno a terminare l'itinerario» commenta l'ex cittadino della Germania orientale. A chi gli fa notare che forse questa volta si tratta di un impresa troppo audace, egli taglia corto: «Ho sempre portato a termine i miei viaggi» e ricorda quando, durante un viaggio in Africa, attraversando la Somalia si trovò in una zona controllata dalle truppe ribelli che cominciarono a sparare colpi di arma da fuoco contro la sua Trabant: «Dopo mi accorsi che la Trabi era stata colpita da un proiettile» continua Becker. «Fortunatamente quella volta Allah ci protesse».

Articolo tratto da Corriere.it

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