Un Grande Pellegrinaggio per la Pace. La lunga marcia a Namugongo Shrine.Il Kenya è una nazione che

cammina. Ogni giorno, migliaia di residenti negli slum camminano dai vari slum fino al centro della città e all’area industriale di Nairobi per lavorare. In un paese in cui la maggioranza che effettua i lavori più duri è terribilmente sottopagata e i costi dei trasporti pubblici stanno peggiorando, la maggior parte dei Keniani non può permettersi il rischio di viaggiare coi mezzi pubblici per paura di non poter arrivare alla fine del mese col misero salario. Come risultato, il Kenya si è rapidamente trasformato dallo slogan del Presidente Mwai Kibaki’s di essere una nazione che lavora in quello di essere una nazione che cammina. Perché allora diamine qualunque persona che cammina dovrebbe far notizia se camminare è il principale alimento del Kenya? Un gruppo di trenta pellegrini ha la risposta.
Il 24 Maggio 2008 alle otto in punto, un gruppo di trenta Cristiani provenienti principalmente dagli slum e dalle parrocchie che sono state più duramente colpite dalle elezioni generali del 27 Dicembre 2007 in Kenya, partiranno per un pellegrinaggio a Namugongo Shrine in Uganda. Il ritorno è previsto per il 5 Giugno. Il gruppo che comprende i rappresentanti di circa diciassette Parrocchie Cattoliche di Nairobi farà la grande marcia al Namugongo Shrine in Uganda.
Il santuario è conosciuto a livello internazionale come luogo di pellegrinaggio per onorare i famosi martiri dell’Uganda. Ogni anno, centinaia di migliaia di Keniani attraversano il confine verso l’Uganda per pregare, riflettere e condividere con i loro fratelli Ugandesi l’intenzione di vivere e di continuare i sogni dei Martiri Ugandesi che furono uccisi a causa della loro fede Cristiana. Quest’anno non è un anno ordinario per il Kenya. Durante le Elezioni Generali di Dicembre, dieci milioni di Keniani si mobilitarono per esercitare il loro democratico diritto e votarono per i candidati di loro scelta, ma la registrazione dei risultati presidenziali quasi sprofondò il paese in una guerra civile.
Il presidente della Commissione Elettorale Samwel Kivuitu dichiarò Mwai Kibaki vincitore delle elezioni. I risultati furono respinti dall’ Orange Democratic Movement Party che sosteneva che il suo candidato presidenziale Raila Odinga aveva vinto le elezioni. Questo suscitò proteste in tutto il paese e la situazione peggiorò quando Samwel Kivuiti stesso ammise in un’intervista ai media che egli non sapeva chi avesse realmente vinto le elezioni. Gli scontri provocarono la morte di circa mille e cinquecento Keniani, circa 350.000 sfollati, e proprietà per miliardi di scellini Keniani andarono perdute per distruzioni e saccheggi. Emerse subito che la tragedia delle elezioni generali non era che una provocazione per approfondire rancori etnici e una rampa di lancio per richiamare e indirizzare storiche ingiustizie, specialmente quelle che riguardavano i diritti della terra.
L’odio era così grande che perfino dopo che un accordo fu firmato tra i principali partiti politici, accordo che portò alla formazione di un governo di grande coalizione, i cittadini restarono divisi. I criminali e le sette illegali presero letteralmente il potere nel paese. Poiché il Kenya si avvicinava al tracollo, The Catholic Church si è unita con altri Keniani nel guarire le ferite che affliggevano il Kenya. Da qui nasce Post Election Peace Initiative.
Perciò il pellegrinaggio passerà attraverso aree quali Limuru, Naivasha, Nakuru, Molo, Eldoret, Mount Elgon, Kisumu e Malanda che furono tra le aree più colpite. La scelta dei pellegrini è molto significativa dal momento che tutti i maggiori slum di Nairobi furono gli epicentri di questa violenza tribale politicamente istigata. Come vittime della violenza post-elettorale, i pellegrini provenienti principalmente dagli slum porteranno alle persone internamente rifugiate, durante tutto il viaggio, messaggi di amore, pace e riconciliazione. Il gruppo percorrerà almeno venti chilometri al giorno, a piedi, come viva memoria della sofferenza causata dalla mancanza di pace e di come costa caro riavere la pace dopo che l’abbiamo lasciata sfuggire di mano. Il pellegrinaggio durerà tredici giorni. Durante questi giorni i pellegrini avranno momenti di riflessione con diverse parrocchie e diocesi.
Da ogni tappa, i Cristiani di queste parrocchie e diocesi si uniranno ai pellegrini per un cammino di alcuni chilometri. Visiteranno anche parecchi Internally Displaced Persons Camps. Il Peace Pilgrimage sarà una di una serie di attività delineate dalla Kenya Catholic Episcopal Conference in unione con le varie parrocchie partecipanti dell’Archidiocesi di Nairobi. Il team dei costruttori di pace che opera sotto il nome di ‘Post Election Peace Initiative’ sotto la gestione dell’appena nominato Nyeri Archbishop Peter Kairo, ha sei commissioni che diffondono diverse iniziative. Queste commissioni sono: Youth United for Peace in Kenya, Counselling and Liturgy, Symposium, Mass Media, Channel of Peace and Truth and Justice Commission. Il pellegrinaggio è un’iniziativa di The Channel of Peace Commission presieduto da Padre Daniele Moschetti, The Priest-In-Charge di St. John Catholic Church Korogocho, Kariobangi Parish e coordinatore di Kutoka Network.
Altre attività organizzate da The Channel of Peace Commission includono un Peace Football Tournament e Concerto con famosi musicisti come Erik Wainaina il 14 Giugno 2008 al Kasarani Stadium, pubblicazioni su temi quali giustizia & pace, materiale e opuscoli pubblicitari, scuola di politica ed educazione civica, costruzione di edifici di pace e sostegno per la nomina di pubblici servizi e strade con nomi di pace. Quando i pellegrini partiranno da Nairobi per Namungongo Shrine in Uganda, i Keniani devono assumersi il solenne impegno di rispettare i martiri delle agitazioni politiche Keniane non permettendo mai che una tale calamità colpisca ancora il nostro paese.
Ogni keniano è chiamato a riconciliarsi con se stesso e a vivere in pace e armonia come fratelli e sorelle. La classe politica è chiamata ad offrire una leadership prudente e a guidare i rispettivi sostenitori verso una consapevole leadership di progresso e sviluppo. Mai più i Keniani devono cadere così in basso!!
Lo Scrivente è il segretario di The Channel of Peace Commission.
Per ulteriori informazioni contattare :

Fr. Daniele Moschetti, 0733 702972
Japheth Oluoch Ogolla, 0724 26175
PILGRIMAGE ROUT
Data Tappa
24.05.08 Nairobi- Limuru - Naivasha
25.05.08 Naivasha – Nakuru
26.05.08 Nakuru-Molo - Kisumu
27.05.08 Kisumu - Eldoret
28.05.08 Sharing with people of Eldoret
29.05.08 Eldoret- Mt. Elgon
30.05.08 Mt.Elgon-Mulanda
31.05.08 Sharing with Displaced in Mulanda
01.06.08 Mulanda-Jinja
02.06.08 Jinja-Namugongo-Vigil Night
03.06.08 Uganda’s Martyrs day
04.06.08 Rest at Namugongo
05.06.08 Namugongo-Nairobi
Articolo tratto da
Korogocho.org