"In Kenya il governo fu complice delle violenze"
I media denunciano l’alleanza con i miliziani.

Il governo keniano sarebbe stato direttamente coinvolto nelle violenze postelettorali in Kenya, grazie a un’alleanza con la milizia dei Mungiki, ufficialmente bandita dal Paese nel 2002. L’accusa emersa ieri da una fonte anonima (un poliziotto), e diffusa dalla 'Bbc', sembra confermare i sospetti già circolati successivamente allo scoppio delle violenze a carattere etnico che hanno scosso nelle scorse settimane il Paese africano. Secondo la fonte, alcuni importanti esponenti governativi avrebbero tenuto incontri con membri del gruppo armato addirittura nella residenza presidenziale, dando loro ordine di difendere i kikuyo (l’etnia del presidente Kibaki) nella regione della Rift Valley. La fonte ha puntato il dito contro le complicità governative, sostenendo che ad esempio alla polizia fu intimato di lasciare passare un convoglio di dodici mezzi pieni di miliziani che avrebbero poi scatenato violenze a Nakuru. Il governo ha negato le accuse, sostenendo che esse sono «assurde».


Articolo tratto da Korogocho.org
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