Texas, fece fuggire un amico: condannato a morte
Il Texas di Bush continua la corsa al cappio. Il boia di Huntsville fa gli straordinari questa settimana con tre esecuzioni in tre giorni. Martedì DaRoyce Mosley, un detenuto di 32 anni condannato per l'assassinio di una donna ha ricevuto l'iniezione letale dopo avere atteso per cinque ore l'esito del suo ultimo appello. Poi è stata la volta di John Joe Amador, condannato per l'assassinio nel 1994 di un tassista di San Antonio. Giovedì dovrebbe toccare a Kenneth Foster, il detenuto al centro di una mobilitazione internazionale in quanto è finito nel braccio della morte per aver aiutato a scappare un amico che aveva appena commesso un assassinio.

Anche l´Italia fa la sua parte. «La giustizia non deve mai equivalere a vendetta, ma salvaguardare sempre la dignità e la sacralità della vita umana», dice in una nota il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha ricevuto una lettera aperta dal comitato per "Kenneth Foster". Nel sottolineare che «l'Italia è da anni in prima fila nell'azione internazionale contro la pena capitale, coerentemente con la più alta tradizione giuridica del nostro Paese», il Capo dello Stato ricorda che «l´Italia si accinge, insieme all'Unione Europea, a presentare una risoluzione per la moratoria delle esecuzioni e l'abolizione della pena di morte alla 62esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite».
Il Colosseo a Roma sarà illuminato in serata per ribadire l´impegno della città per la moratoria internazionale delle esecuzioni capitali nel mondo. Lo ha annunciato il sindaco Walter Veltroni in un messaggio inviato all'associazione "Nessuno Tocchi Caino", in occasione del conferimento del premio "Abolizionista dell'Anno" al Presidente del Ruanda, Paul Kagame. «Un gesto - scrive Veltroni- che vogliamo dedicare anche alla richiesta di sospendere l'esecuzione della pena a Kenneth Foster Jr, attualmente nel braccio della morte in Texas, condannato nel 1997, e accusato senza nessuna prova e contro ogni verosimiglianza, di un delitto di cui è stato soltanto spettatore, senza esserne complice, mandante, e tanto meno esecutore materiale».
«Sono fermamente contrario alla pena di morte ed invoco un atto di clemenza per Kenneth Foster», fa sapere il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro.

A Huntsville intanto una folla si sta radunando per l´ultimo tentativo di protesta contro l´esecuzione. Appena una settimana fa, però, è stato superato il traguardo delle 400 iniezioni letali da quando lo stato della stella solitaria ha ripristinato nel 1982 la pena capitale.
Articolo tratto da L'Unità.it
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