07 agosto 2007

Giovani e marketing


Il party-day dei teenagers che spaventa la polizia
Mille inviti su «MySpace». Rischio devastazioni negli appartamenti.
Appello per il 18 agosto: non lasciateli soli in casa.

Il «grasso Slim», «Fatboy Slim», disc-jockey di professione, aveva spedito 60 mila inviti sul Web e sulle onde della sua radio: «Sabato sera festa sulla spiaggia di Brighton, portate chiunque, ci divertiremo». Ma arrivarono in 250 mila, molti in più del previsto, e più del previsto si «divertirono»: fiumi di birra e di «ecstasy», gravi danni, 100 feriti nelle risse, un giovanotto fulminato da un infarto, e una donna morta dopo esser precipitata da una ringhiera. Succedeva 5 anni fa, qui in Gran Bretagna, ma ora molte famiglie temono che succeda di peggio, in varie città, e la polizia è già in allarme: perché la prossima festa di massa annunciata su Internet, per sabato 18 agosto, si svolgerà in centinaia di case private, dove chiunque potrà invitare chiunque e possibilmente dopo aver spedito altrove genitori e nonni. Unica condizione ufficiale: avere, chi invita e chi è invitato, più di 16 anni. «Che ne pensate, è una buona idea?», chiede sornione il cantante scozzese Calvin Harris, che tiene a battesimo il tutto insieme con la sua casa discografica. In più di mille hanno già risposto di sì, iscrivendosi all’evento. L’annuncio viene martellato su vari siti e blog, compreso il popolarissimo «MySpace »: 48 ore dopo l’appuntamento, il 20 agosto, sarà in tutti i negozi l’ultimo Cd di Calvin, intitolato «Facendo casino a casa mia»; e certo, è qualcosa in più di una coincidenza. Le istruzioni per la baldoria sono tanto vaghe, quanto intriganti: «Dev’essere un evento di massa, il più alto numero di feste private che si svolgono nello stesso momento e in tutta la Gran Bretagna. Dovrete solo organizzare il vostro party piccolo o grande a casa vostra: va bene un neo-rave, o un barbecue in giardino, o una festa tutta al femminile... Va bene tutto, purché sia in nome di Calvin e con qualche idea o tema che sia legata a lui: e poi fatecelo sapere, inviandoci foto, video, registrazioni. Chi avrà trovato l’idea più bella riceverà a casa la visita di Calvin, quella stessa notte». Non a mani vuote: è in palio un premio di 1.500 sterline, e il divo terrà anche un concertino «a domicilio» per il vincitore. Promesse da sogno, per i giovani fan.Ma anche segnali inquietanti, per i loro familiari e vicini di casa. Intanto la casa discografica, la Columbia, che è poi una branca della gloriosa Sony Bmg, ha già messo le mani avanti: «Non ci assumiamo responsabilità per eventuali danni alle proprietà o alle persone ». Qualcuno parla di eccessivo cinismo del marketing, di irresponsabilità: grandi incassi dal disco, enorme pubblicità, e se qualcosa va male paga qualcun altro. Ma l’azienda puntualizza: «In queste feste, si riuniranno dei gruppi di amici per celebrare lo spirito di baldoria che ha ispirato il nuovo album musicale. È previsto che le riunioni si limitino ad amici invitati personalmente, e se necessario si richiedano delle autorizzazioni. Noi raccomandiamo caldamente di non invitare estranei, di non pubblicizzare la vostra come una festa aperta a tutti: diversamente sarete responsabili di ogni conseguenza ». Basteranno, come misure preventive? Il diffidentissimo Times non ci crede: «Avviso per i genitori: non allontanatevi da casa, il 18 agosto ».E già si citano i casi tragicomici del passato: come quello di Rachel Bell, 17 anni, nella cui casa un pirata di «MySpace» spedì centinaia di ospiti sconosciuti. Bilancio: mobili bruciacchiati dalle sigarette e allegri ubriachi che scambiavano il guardaroba per un vespasiano. Un mese fa, andò anche peggio a un certo Robert Bowles: mentre era lontano in vacanza, qualche burlone da Internet gli spedì a domicilio un popolo festante, che poi se ne andò portandosi dietro televisori, lettori di Dvd, risparmi in contanti del papà e collane della mamma. «Furto, dite voi—ghignò un impiegato dell’assicurazione— ma perché la invitate a casa, certa gente?».

Articolo tratto da Corriere.it

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