08 aprile 2008

Nooooooooooooo!!!!!!!!!!!


Cambiamento climatico, birra a rischio

Calano le piogge e intere regioni diventeranno aride. E già aumenta il prezzo dell'alluminio per le lattine.

Il riscaldamento globale potrebbe mettere a rischio la produzione di birra. Jim Salinger, climatologo dell'Istituto nazionale neozelandese delle ricerche sull'acqua e l'atmosfera, ha affermato che il cambiamento climatico in atto provocherà nei prossimi decenni una diminuzione della produzione di orzo, dal quale di ricava il malto d'orzo, principale materia prima della birra. La minore della produzione di orzo avverrà in modo particolare in Australia e in Nuova Zelanda in quanto intere regioni soffriranno di aridità e mancanza d'acqua.
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Ciò significa che il costo della birra è destinato ad aumentare», ha affermato Salinger. «L'industria birraria nei prossimi anni si dovrà attrezzare: per esempio sperimentando nuove varietà di malto». Ma non sarà solo il malto a diventare più caro, già i prezzi di alluminio (per le lattine) e zucchero (per la fermentazione) stanno salendo.



Arrigo Sacchi, una figlia segreta
La paternità riconosciuta dai giudici. La donna incontrata allo stadio.

La figlia segreta di Arrigo Sacchi compirà cinque anni in estate e vive in provincia di Brescia. Di questo si sono convinti i giudici del Tribunale dei minori di Bologna (competente perché Sacchi risiede in Emilia Romagna), stabilendo che il padre di quella bambina è proprio l'ex allenatore del Milan e della nazionale italiana. La sentenza è passata in giudicato circa un anno fa e non è stata impugnata. Con questa notizia, anticipata ieri dai microfoni dell'emittente bresciana Teletutto, si chiude una diatriba durata circa tre anni. All'inizio, infatti, ci sarebbe stata una trattativa fra le parti. Secondo alcune fonti, Sacchi avrebbe anche pagato una somma di denaro alla donna che diceva di aver dato alla luce sua figlia. Poi però si è arrivati in Tribunale. I giudici si sono prima pronunciati sull'ammissibilità del ricorso e poi sul riconoscimento vero e proprio. Sacchi, sposato e padre di due figlie, non ha mai riconosciuto questa paternità e non si è presentato alle udienze. I magistrati, in base alle prove documentali raccolte, sono arrivati alla «dichiarazione giudiziale di paternità» e hanno deciso anche l'ammontare della retta per il mantenimento. Proprio su questo punto, a luglio davanti al Tribunale di Brescia, si celebrerà un'altra causa per gi aspetti economici legati al «pregresso ». All'epoca dei fatti, tra il 2002 e il 2003, Sacchi era responsabile dell'area tecnica del Parma. Incarico che di lì a poco avrebbe ricoperto anche in Spagna, per il Real Madrid. Ma mentre l'allenatore di Fusignano continuava a studiare e insegnare calcio, gli avvocati dello studio Mannatrizio di Brescia lavoravano per mettere insieme le prove che lo avrebbero inchiodato. «Siamo stati discreti per anni — dicono adesso i legali —. Abbiamo sempre sperato che lui facesse il padre». È stato proprio in uno stadio che Sacchi ha conosciuto la madre della sua terza figlia. Una giovane donna che attualmente non ha lavoro fisso e vive sola. «La bimba è serena — dice — ma fa domande sul padre che non ha mai voluto incontrarla». I suoi legali chiederanno che la bambina, oltre al nome del padre naturale, porti anche quello della madre: «L'ho cresciuta da sola, credo che sia giusto così».

Articoli tratti da Corriere.it

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