Pd-Pdl, bufera su capitan Totti. Berlusconi: «Lo hanno strumentalizzato»Il Cavaliere contro i manifesti pro-Rutelli del capitano della Roma. E il leader del Pd: «Clima avvelenato».Toni sempre accesi tra Pd e Pdl nell'ultimo giorno di campagna elettorale.

A tenere banco è il dibattito su Francesco Totti. Sì, perchè il capitano della Roma è stato giovedì oggetto di un attacco assai duro indirizzatogli dal candidato premier del Pdl Silvio Berlusconi. Il motivo? Al Cavaliere non è piaciuto il manifesto di capitan Totti che sostiene Francesco Rutelli nella corsa al Campidoglio. E così ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla vicenda, dopo la manifestazione di chiusura della campagna elettorale al Colosseo, il Cavaliere non esitato a rispondere che «quando uno non ci sta con la testa, non ci sta». «Se chiedessi ai giocatori del Milan» di fare campagna elettorale per il Pdl «sarebbero tanti quelli che lo farebbero visto il rapporto di fratellanza che io ho con loro. Molti sarebbero pronti a scendere in campo, tanti mi hanno chiesto di partecipare ai comizi. Io ho vietato loro di farlo» rincara la dose il giorno dopo Silvio Berlusconi ribandendo ai microfoni di Radio Radio che «i campioni dello sport» hanno il dovere di conquistare «la stima e la simpatia di tutti» e quindi non devono dividere. Per il Cavaliere la sinistra è colpevole di «stumentalizzare» personaggi famosi, Totti incluso «perché si vergogna di apparire per quello che è». «A Totti - dice ancora il leader azzurro - io mando un bacio e in bocca al lupo per la ricorsa sull'Inter. Mi spiace che sia stata esclusa dalla Champions League.

Io ho fatto il tifo per la Roma e l'ho detto prima della partita. Questa non è una pezza per intervenire in questa polemica per Totti che è un bravissimo ragazzo ed è un grande campione».
E all'indomani dell'uscita di Berlusconi è il leader del Pd a prendere le difese del capitano giallorosso. Per Veltroni «c'è qualcosa di inquietante» negli insulti pronunciati dal Cavaliere agli elettori di centrosinistra e a Francesco Totti per il suo sostegno a Rutelli. Di questo il candidato del Pd parla sia a Rai News 24 sia a Radio Anch'io. «La destra italiana vive di odio, di antagonismo, di attacco personale» dice l'ex sindaco della Capitale. «Dire di un uomo con tre ergastoli che è un eroe... Adesso se la prende anche con Totti, e vuol far fare anche a lui dei test mentali.

Mi domando dove voglia portare questo nostro Paese». Pure nella convizione che «le istituzioni vanno cambiate insieme» Veltroni tritiene comunque che il «clima avvelenato di questa campagna elettorale non aiuta». «Insultare metà del Paese rende tutto più difficile. Non è responsabile da parte della destra inasprire così i toni, creare un malessere istituzionale con gli attacchi a Napolitano e Ciampi» ha spiegato il leader del Pd.
Su Totti era arrivato a Berlusconi l'altolà di Paolo Cento, sottosegretario uscente all'Economia. «Il calciatore potrebbe votare anche per il suocero di Alemanno, cioè Rauti, ma non si discute - dice l'esponente della Sinistra l'Arcobaleno-: giù le mani di Milano dal Capitano; Berlusconi chieda scusa a Roma».
«Berlusconi deve fare solo una cosa: chiedere scusa a un grande campione che ha dimostrato di essere un uomo

libero nelle sue idee» aveva poi dichiarato il candidato sindaco di Roma Francesco Rutelli a proposito delle dichiarazioni del Cavaliere sul capitano giallorosso».
Di parere del tutto opposto dell'altro candidato sindaco, Gianni Alemanno, in corsa per il Pdl. «L'appoggio di Francesco Totti a Rutelli non è una novità. Mi sembra sbagliato perché Totti è un calciatore e rappresenta un'icona per Roma. Dovrebbe rispettare i tifosi di sinistra e di destra» ha detto Alemanno.
articolo tratto da
Corriere.it