Diventò donna: ora risposa l'ex moglie
Dopo l'operazione nel 1972 c'era stato il divorzio ma i coniugi avevano sempre vissuto insieme nelle stessa casa.
È una favola

La notizia della loro nuova unione è stata data ai microfoni della Bbc durante la trasmissione radiofonica “Bookclub” dalla stessa Morris che stava presentando il suo ultimo libro di viaggi intitolato “Venice”. Nel 1949, quando era solo un promettente giornalista James Morris sposò Elizabeth e da lei nel corso degli anni ebbe 5 figli. Tuttavia nel 1972 dopo essersi sottoposto a un intervento chirurgico per cambiare sesso in Marocco, James decise di divorziare dalla moglie e divenne per tutti la scrittrice Jan Morris. Adesso grazie alla legge britannica che permette le unioni civili tra persone dello stesso sesso Jan ha ufficialmente rigiurato eterno amore all’ex moglie e promette di rimanere assieme a lei fino alla morte
In realtà

Nella sua precedente vita da uomo la Morris ha partecipato alla Seconda Guerra Mondiale ed è stato un famoso redattore del quotidiano inglese The Times. Proprio per il giornale londinese seguì nel lontano 1953 la spedizione degli scalatori britannici che per primi riuscirono a raggiungere la vetta del Monte Everest. Nell’ultimo trentennio Morris è stato autore di numerosi libri di viaggio, di importanti opere storiche sull’impero inglese, ma la vera fama internazionale l’ha ottenuta nel 1974 quando presentò alle stampe il libro «Conundrum» (pubblicato in Italia col titolo di “Enigma”), un'autobiografia nella quale raccontava la sua vita e la consapevolezza di essere intrappolata in un corpo sbagliato. Anche per l’ex moglie e nuova compagna Elizabeth in questi anni il rapporto con la scrittrice non è cambiato: «Siamo tornate assieme ufficialmente - ha commentato la donna all’Evening Standard -. Dopo che Jan decise il cambiamento sessuale noi divorziammo. Ma ciò non ebbe alcun significato per me. Abbiamo avuto sempre la nostra famiglia. Continuiamo ad andare avanti assieme». A chi gli chiedeva del loro futuro le due compagne hanno ammesso di voler essere seppellite assieme e che sarebbero felici se sulla loro tomba fosse scritto in inglese e in gallese: «Qui riposano due amiche alla fine della loro comune vita».
Articolo tratto da Corriere.it
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