03 novembre 2006

Il fotoreporter italiano Gabriele Torsello è stato liberato

Qualche volta ci sono anche delle buone notizie!!!

Afghanistan, Torsello è stato liberato
Era stato rapito il 12 ottobre. Parisi e D'Alema si congratulano con il Sismi.Sul sito di Peacereporter: «Trovato sulla strada per Kandahar, è già in mani italiane». Le prime parole: «Sto bene, vi amo tutti»

KABUL - Dopo 23 giorni, l'incubo è finito. Gabriele Torsello, il fotoreporter italiano sequestrato il 12 ottobre nel sud dell'Afghanistan, è stato liberato. La conferma arriva dal ministero della Difesa e da Emergency con questo comunicato pubblicato sul sito di Peacereporter: «Oggi, venerdì 3 novembre, intorno alle 10 ora italiana (le 13.30 in Afghanistan) una telefonata all'ospedale di Emergency a Lashkar-Gah ha indicato che sulla strada per Kandahar si sarebbe potuto trovare Gabriele Torsello liberato. Un membro afgano dello staff di Emergency, viaggiando nella direzione indicata, ha trovato Gabriele Torsello e lo ha accompagnato da incaricati del governo italiano. Emergency ha immediatamente avvertito i familiari, il ministero degli Esteri e l'ambasciatore italiano a Kabul». Torsello ha telefonato a casa per salutare e rassicurare la famiglia ad Alessano, in provincia di Lecce: «Sto bene, sto bene, vi amo tutti», ha ripetuto ai genitori.
IL GOVERNO RINGRAZIA IL SISMI - Ottenuta la conferma del rilascio, il ministro della Difesa Arturo Parisi si è complimentato con il Sismi «per il decisivo contributo dato alla liberazione di Torsello». Soddisfazione anche nel commento di Massimo D'Alema, numero uno della diplomazia italiana. Il ministro degli Esteri ha anch'egli rivolto «un ringraziamento particolare al Sismi, che ha svolto un ruolo essenziale durante tutto il complesso evolversi della vicenda». Il responsabile della Farnesina ha poi sottolineato «la fattiva collaborazione assicurata da Emergency per i contatti con il nostro connazionale e dall'organizzazione Peacereporter, come pure da altri mezzi di informazione italiani, per il senso di responsabilità e professionalità dimostrati nella diramazione delle notizie riguardanti le varie e delicate fasi del sequestro». «Un ringraziamento particolare - sottolinea il premier Prodi in una nota - va alla Farnesina, al ministero della Difesa e a quanti, in questi lunghi giorni, hanno operato fattivamente per portare in salvo Torsello e restituirlo all'affetto dei suoi familiari e al suo lavoro». Anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso «gioia e soddisfazione».
«NESSUN RISCATTO» - «Posso dire che è stato un negoziato lungo e difficile, ma non mi risulta che sia stato pagato alcun riscatto per la liberazione del fotoreporter italiano Gabriele Torsello», è quanto ha affermato Elisabetta Belloni, responsabile dell'unità di crisi della Farnesina.
LA SODDISFAZIONE DELL'INTELLIGENCE - La liberazione di Torsello «premia la linea del governo, della diplomazia e dell'intelligence». In ambienti dei servizi di sicurezza si commenta così la felice conclusione del sequestro del fotoreporter italiano. Il governo «ha mantenuto un atteggiamento di assoluta fermezza garantendo agli operativi sul posto l'autorevolezza necessaria per operare al meglio» e la rete del Sismi in Afghanistan «ha lavorato senza sosta in queste settimane per arrivare ad un buon esito della vicenda. È stato confermato - si dice negli ambienti dei 007- che i rapitori erano motivati più da ragioni economiche che politiche».
LA TELEFONATA - Segnali di ottimismo, sulla positiva conclusione del rapimento del freelance originario della Puglia, si sono registrati fin dalla mattina di venerdì. Ieri Torsello, dopo una decina di giorni di black out, si era fatto sentire con una telefonata ad Emergency nella quale chiedeva del figlio.

Articolo tratto da Corriere.it

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