
Nella baby gang, ha spiegato in una conferenza stampa il procuratore della Repubblica presso il tribunale dei minori Francesco Verdoliva, il capo era un ragazzino di 11 anni che "aveva una figura carismatica e aveva attratto gli altri due", tredicenni.
Altri quattro ragazzi, anch'essi minori di 14 anni, erano stati coinvolti, anche se non attivamente, negli episodi: secondo il procuratore si limitavano ad assistere alle violenze.

I tre ragazzi, formalmente non imputabili data l'età, sono ora rinchiusi in tre diverse comunità, e sono stati definiti socialmente pericolosi dal procuratore. Secondo il magistrato, i fatti sarebbero forse da ricondurre a fenomeni di emulazione. I ragazzi coinvolti avrebbero seguito nei giorni precedenti alcune trasmissioni di cronaca (in orario non protetto) che trattavano l'argomento della violenza sessuale prendendo spunto da analoghi fatti accaduti nel resto d'Italia.
Articolo tratto da Repubblica.it
Possibile che quando succede qualcosa di questo genere la colpa sia sempre della televisione?! Ma i genitori, la scuola e la comunità in generale non hanno mai nessuna responsabilità?!
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