19 gennaio 2007

La "ragazza selvaggia"


Era
sparita nel nulla nel 1989, quando era una bambina di appena otto anni, mentre faceva pascolare delle mucche vicino al confine con il Vietnam centrale; e dal nulla è riapparsa dopo 18 anni trascorsi a vivere, o meglio sopravvivere, nel fitto della giungla della Cambogia. La vicenda l'ha raccontata il padre della ragazza ad un giornale locale.
La ragazza, che ha 26 anni, Ro Cham H'pnhieng, appartiene alla minoranza etnica Jrai, che abita la provincia di Ratanakiri, nella colline della Cambogia orientale. Il padre, il poliziotto Ksor Lu Long, si era convinto che la sua piccola Ro fosse stata uccisa e forse divorata da qualche animale selvatico.
La rassegnazione è durata 18 anni fino a sabato scorso, quando alcuni boscaioli l'hanno trovata per caso durante il lavoro, insospettiti per la sparizione dei loro pranzi al sacco. Il padre, allertato dalla notizia della
scoperta di un "abitante delle foreste", ha detto di aver riconosciuto la sua Ro "appena l'ha vista", benché fosse ormai una ragazza, avesse la pelle scurita, capelli lunghi fino alle ginocchia e non fosse in gradi di articolare parole.
L'uomo ha poi raccontato che è stato difficile il primo tentativo di riportarla alla vita normale, perché la ragazza respingeva tutti, urlava e piangeva, rifiutava di fare la doccia, di indossare abiti o di mangiare con le bacchette. Ro, ha raccontato ancora il padre, ha iniziato a collaborare solo dopo quattro giorni. "Certo - ha detto ancora il padre Lu al giornale - non è facile davvero, ma ora Ro ha tutta la vita davanti a sé".

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