09 novembre 2009
Psicosi...
Stop per la fumatrice in vestaglia: fa paura ai vicini
Era solita uscire sulla porta di casa per fumare un paio di sigarette al calar della notte, tra una tazza di tè e un programma in televisione. Gladys Gajewski, 69 anni, di Cross Heath in Inghilterra, non avrebbe mai creduto che quell'innocua abitudine potesse rappresentare "un problema" per i suoi vicini. Eppure era proprio così: molto gentilmente, si è sentita dire che la sua "immagine nel buio, in vestaglia e camicia da notte" generava ansia nel vicinato. Con queste parole è stata invitata ad andare a fumare nel retro, o da qualsiasi altra parte in cui non arrecasse "disturbo alla comunità". La donna - hanno riferito alcuni parenti alla stampa inglese - ha reagito malissimo a queste lamentele. Dopo due anni dall'ultimo trasloco, iniziava ora ad abituarsi alla nuova casa
02 novembre 2009
Just Breathe
Si, lo so che ogni vita deve finire
E così come adesso ci sediamo insieme poi dobbiamo andare
Sono fortunato, posso contare sulle mie forze, alcuni possono contare sull’aiuto di qualcuno, altri non possono contare su nessuno
Resta con me
E respiriamo insieme
Le esperienze sono i miei peccati che non mi lasciano mai vincere
In ogni cosa, solo un altro essere umano si, non volgio soffrire, c’è tanto nel mondo
Per farmi sanguinare
Resta con me
Sei tutto quello che vedo
Ti ho detto che ho bisogno di te?
Ti ho detto che ti voglio?
Se non lo faccio adesso, sono un pazzo, vedrai
Nessuno lo sa più di me
Lo confesso
Mi domando ogni giorno
Quando guardo il tuo viso
Tutto ciò che mi hai dato
E niente di ciò che hai preso
Niente prenderesti
Ma tutto daresti
Ti ho detto che ho bisogno di te?
Ti ho detto che ti voglio?
Se non lo faccio adesso, sono un pazzo, vedrai
Nessuno lo sa più di me
Lo confesso
Niente prendi e tutto dai
Stringimi fino alla morte
Ci rivedremo nell’aldilà
12 ottobre 2009
Super Giovani
La signora Frith, australiana di cento anni, vince l’oro nel lancio del peso ai World Master Games
Cent’anni suonati, fresca di medaglia d’oro. La signora in questione si chiama Ruth Frith, vive a Brisbane, nel Queensland, in Australia, e ieri ha battuto il record mondiale di lancio del peso nell’ambito dei World Master Games, piazzando la sfera metallica a 4.07 metri di distanza. La più anziana tra i partecipanti alla manifestazione sportiva in corso a Sydney, Ruth Frith è anche abile nel lancio del giavellotto e del martello; si allena cinque giorni alla settimana, sollevando regolarmente 35 chili di peso; non fuma, non beve e – curiosità – non mangia verdura: non le piace da quando è bambina, ha dichiarato all’agenzia di stampa Reuters. I World Master
Articolo tratto da Corriere.it
Il "re" è nudo!

Quirinale: nessun patto su Lodo Alfano
Per la bocciatura della legge sull'immunità la Consulta si sarebbe ispirata alla sentenza sul caso Previti del 2005
Nessun patto sul Lodo Alfano o sulla Consulta. Così il Quirinale risponde a ricostruzioni pubblicate sul Giornale diretto da Vittorio Feltri («parti di testo del lodo Alfano furono scritte da un consigliere giuridico di Napolitano»). «È del tutto falsa l'affermazione che al Quirinale si siano "stipulati patti" su leggi la cui iniziativa, com'è noto, spetta al governo, e tanto meno sul superamento del vaglio di costituzionalità affidato alla Consulta» si legge nella nota diffusa dalla presidenza della Repubblica.
«Una volta rilevata, da parte del presidente della Repubblica, la palese incostituzionalità dell’emendamento "blocca processi" inserito in Senato nella legge di conversione del decreto 23 maggio 2008, il Consiglio dei Ministri - si legge nel comunicato - ritenne di adottare il disegno di legge Alfano in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato. Il presidente della Repubblica ne autorizzò la presentazione al Parlamento, e successivamente, dopo l’approvazione da parte delle Camere, promulgò la legge. Tale promulgazione, comunque motivata, non poteva in nessun modo costituire "garanzia" di giudizio favorevole della Corte in caso di ricorso». Dal Quirinale si sottolinea che «il rispetto dell’indipendenza della Corte Costituzionale e dei suoi giudici, doveroso per tutti, ha rappresentato una costante linea di condotta per qualsiasi presidente della Repubblica. La collaborazione tra gli uffici della presidenza e dei ministeri competenti - è la conclusione - è parte di una prassi da lungo tempo consolidata di semplice consultazione e leale cooperazione, che lascia intatta la netta distinzione dei ruoli e delle responsabilità».
Per quanto riguarda la sentenza sul Lodo Alfano, la Corte Costituzionale avrebbe individuato nella propria sentenza n. 451 del 2005 sul «caso Previti» una strada per stabilire un equilibrio tra le esigenze pubbliche da parte delle alte cariche dello Stato e quelle di un corretto svolgimento di un eventuale processo penale a loro carico. La notizia, trapelata in ambienti vicini alla Consulta (che affronterà l'argomento nella motivazione scritta), viene riportata dall'agenzia Ansa. In quella sentenza si stabilì che, nel caso un imputato sia anche componente di un ramo del Parlamento, il giudice ha «l'onere di programmare il calendario delle udienze in modo da evitare coincidenze con i giorni di riunione degli organi parlamentari».
Muovendo dalla sentenza di quattro anni fa il conflitto tra esigenze processuali ed extraprocessuali nel caso di alte cariche dello Stato potrebbe essere risolto senza violare il principio di uguaglianza: i processi a Berlusconi andrebbero avanti, ma i giudici avrebbero l'obbligo di fissare, d'intesa con il premier, un calendario delle udienze che tenga conto degli impegni istituzionali del presidente del Consiglio, in modo da evitare coincidente e non compromettere il diritto di difesa.
Articolo tratto da Corriere.it
Tutti comunisti in Italia, per fortuna che Silvio c'è...ahahahahahahah!
Per la bocciatura della legge sull'immunità la Consulta si sarebbe ispirata alla sentenza sul caso Previti del 2005
Nessun patto sul Lodo Alfano o sulla Consulta. Così il Quirinale risponde a ricostruzioni pubblicate sul Giornale diretto da Vittorio Feltri («parti di testo del lodo Alfano furono scritte da un consigliere giuridico di Napolitano»). «È del tutto falsa l'affermazione che al Quirinale si siano "stipulati patti" su leggi la cui iniziativa, com'è noto, spetta al governo, e tanto meno sul superamento del vaglio di costituzionalità affidato alla Consulta» si legge nella nota diffusa dalla presidenza della Repubblica.
«Una volta rilevata, da parte del presidente della Repubblica, la palese incostituzionalità dell’emendamento "blocca processi" inserito in Senato nella legge di conversione del decreto 23 maggio 2008, il Consiglio dei Ministri - si legge nel comunicato - ritenne di adottare il disegno di legge Alfano in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato. Il presidente della Repubblica ne autorizzò la presentazione al Parlamento, e successivamente, dopo l’approvazione da parte delle Camere, promulgò la legge. Tale promulgazione, comunque motivata, non poteva in nessun modo costituire "garanzia" di giudizio favorevole della Corte in caso di ricorso». Dal Quirinale si sottolinea che «il rispetto dell’indipendenza della Corte Costituzionale e dei suoi giudici, doveroso per tutti, ha rappresentato una costante linea di condotta per qualsiasi presidente della Repubblica. La collaborazione tra gli uffici della presidenza e dei ministeri competenti - è la conclusione - è parte di una prassi da lungo tempo consolidata di semplice consultazione e leale cooperazione, che lascia intatta la netta distinzione dei ruoli e delle responsabilità».
Per quanto riguarda la sentenza sul Lodo Alfano, la Corte Costituzionale avrebbe individuato nella propria sentenza n. 451 del 2005 sul «caso Previti» una strada per stabilire un equilibrio tra le esigenze pubbliche da parte delle alte cariche dello Stato e quelle di un corretto svolgimento di un eventuale processo penale a loro carico. La notizia, trapelata in ambienti vicini alla Consulta (che affronterà l'argomento nella motivazione scritta), viene riportata dall'agenzia Ansa. In quella sentenza si stabilì che, nel caso un imputato sia anche componente di un ramo del Parlamento, il giudice ha «l'onere di programmare il calendario delle udienze in modo da evitare coincidenze con i giorni di riunione degli organi parlamentari».
Muovendo dalla sentenza di quattro anni fa il conflitto tra esigenze processuali ed extraprocessuali nel caso di alte cariche dello Stato potrebbe essere risolto senza violare il principio di uguaglianza: i processi a Berlusconi andrebbero avanti, ma i giudici avrebbero l'obbligo di fissare, d'intesa con il premier, un calendario delle udienze che tenga conto degli impegni istituzionali del presidente del Consiglio, in modo da evitare coincidente e non compromettere il diritto di difesa.
Articolo tratto da Corriere.it
Tutti comunisti in Italia, per fortuna che Silvio c'è...ahahahahahahah!
18 marzo 2009
Fuoco ai fucili proibiti
Le fiamme bruciano a Nairobi circa 2mila fucili illegali requisiti dall'esercito in diverse regioni del Paese

Immagine tratta da Corriere.it
No Condom!
Aids, il Papa: «I preservativi non combattono l'epidemia, ma aumentano i problemi»
L'epidemia


Articolo tratto da L'Unità.it
D'accordo che i preservativi da soli non bastano perchè bisogna fare una campagna educativa contro

Qualche preghiera in più risolverà tutti i problemi...che Dio ce la mandi buona!!!
17 marzo 2009
L'oblio (temporale) della crisi
Guinness anti-crisi, così la stout nutre la Celtic tiger
A Dublino

Chi alla crisi almeno finora sembra tenere testa è il biglietto da visita più conosciuto e apprezzatto d'Irlanda, la Guinness. La celebre stout inventata nel 1759 da Arthur Guinness quest'anno festeggia i suoi primi due secoli e mezzo, e come in omaggio al compleanno tondo tondo i suoi estimatori sparsi per tutto il mondo almeno per ora sembrano non

Ma forse è fuori dall'Irlanda che il marchio Guinness si toglie le maggiori soddisfazioni. Dietro alla crescita del 7% delle vendite registrate nella seconda metà del 2008 ci sono le performance ottenute sul mercato asiatico (+18%) o africano (+25%), più che sufficienti a compensare il calo del 7% del mercato Usa. Per avere un'idea della popolarità a prova di recessione di cui gode questa miscela d


Articolo tratto da IlSole24Ore.com
27 febbraio 2009
La caduta degli "dei"
Gascoigne, inferno e ritorno"Vi racconto il mio abisso"
L'ex campione inglese precipitato nell'alcol ha rivelato a Sun i momenti peggiori della sua vita: "Comincia con due bicchieri e non mi fermai più. Da eroe nazionale ero diventato uno da ospedale psichiatrico"
Un anno

"Ero precipitato in un abisso – dice Gazza – ma adesso il futuro mi appare davvero grandioso. Non posso dire che non berrò mai più, ma quello che posso dire è che non ho bevuto oggi e che spero di non bere domani”. Gascoigne è reduce dall’ennesimo periodo in clinica a disintossicarsi, ma questa volta il mese passato alla Sporting Chance Clinic di Tony Adams pare aver dato buoni risultati, chiudendo così un 2008 assolutamente orribile per l’ex stella di Tottenham e Lazio. Tutto cominciò dopo l’operazione all’anca del dicembre del 2007. In ospedale Gascoigne non toccò un goccio di alcool, ma non appena dimesso, solo nella sua casa di Jesmond, si attaccò alla bottiglia per vincere la solitudine e fu l’inizio della fine.
"Non ricordo esattamente quando e perché ripresi a bere dopo l’intervento, ricordo solo che era Natale e che avevo voglia di farmi un goccio. Cominciai con un paio di bicchieri di vino e non mi fermai praticamente più. Dopo una settimana, non ero più in grado di badare a me stesso, così mi spostai al Marriott Hotel di Gateshead, dove mi scolai di tutto, dal vino alle bottigliette di gin del minibar. Ed è stata in quell’occasione che è iniziata la mia dipendenza dalla Nintendo Wii: ci giocavo praticamente 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Non riuscivo a smettere e non dormivo né mangiavo, per non dover essere costretto a staccarmi anche solo per pochi minuti. Ero diventato imbattibile a bowling e sfidavo quelli dell’hotel. Anzi, arrivavo addirittura a chiamare il servizio in camera proprio per avere qualcuno contro cui giocare”. Dopo quattro settimane di quell’andazzo, lo staff del Marriott gli chiese di andarsene e Gazza si trasferì così al Malmaison, dove ricominciò esattamente come prima.
"Ero

"Non riuscivo a crederci: da eroe nazionale ero diventato uno da ospedale psichiatrico. Non mi sono mai sentito così imbarazzato e pieno di vergogna come in quel momento”. Anzi, no. In un’altra occasione Gazza provò vergogna di sé. Fu quando sniffò qualche striscia di cocaina nel bagno di un locale. "Subito dopo averlo fatto, mi sentii così deluso di me stesso da farmi quasi schifo. Non so cosa sperassi di ottenere, ma so che comunque non funzionò, anzi mi fece stare ancora peggio. Rimpiango di averlo fatto, ma l’unico modo per superarlo è quello di ammetterlo. So di aver deluso la mia famiglia, gli amici e i miei tifosi, ma sono comunque orgoglioso di averlo confessato e mi piace pensare che ormai è passato e che non lo rifarò mai più”. Dopo 12 giorni nell’ospedale psichiatrico, a Gascoigne venne concesso di stare a casa del padre John a Gateshead, dove però non rimase molto.
A maggio venne, infatti, trovato addormentato nella vasca da bagno del "Millenium Hotel” di Londra e venne salvato dai poliziotti. Gazza negò i propositi suicidi, ma finì internato una seconda volta e la famiglia decise di mandarlo alla Priory. E, almeno inizialmente, la cosa parve funzionare: lui sembrava in ripresa e tentò persino di riconciliarsi con la ex moglie Sheryl, ma in estate proprio un violento litigio con la donna fece precipitare di nuovo le cose e Gascoigne se ne andò in tour con gli Iron Maiden. Ma era in condizioni talmente penose (soffriva di perdite di memoria quotidiane) che gli stessi membri della band si spaventarono e fecero in modo di rispedirlo a casa, dove però i suoi stessi familiari si rifiutarono di accoglierlo.
Anche

Articolo tratto da Gazzetta.it
26 febbraio 2009
Rally di beneficienza
Il rally degli studenti
Una delle Renault R4 impegnate nella 12esima edizione del "4L trophy", un rally sulle piste del deserto marocchino riservato a equipaggi europei composti da soli studenti. La finalità della gara è quella di raccogliere fondi per la scolarizzazione di 5000 bambini del paese africano nel quale si svolge la competizione.




Articolo tratto da Corriere.it
"Meglio far gola che pena"
Grasso è bello in Mauritania
Le nuove generazioni però si oppongono al leblouh, la pratica dell’ingrassamento delle donne
Grasso è bello. Per lo meno in Mauritania, nelle zone rurali, è ancora così. Le

Una generazione fa, un terzo delle donne del paese veniva «messo all’ingrasso», ma oggi accade a una su dieci, secondo il governo della Mauritania, che ha lanciato diverse campagne contro questa pratica. Magherebeia.com cita uno studio di un’associazione locale secondo il quale accade all’80% delle ragazze nelle aree rurali e solo al 10% nelle città, ma con lo spostamento verso le zone urbane, è diventato più comune anche lì. «Ho praticato il leblouh con mia figlia Leila quando aveva 10 anni, perché volevo che si sposasse e avesse bambini al più presto», ha detto una donna di nome Khadija a Magharebia.com. «È la stessa cosa che mia madre, Dio la protegga, fece con me».
Le ragazze si oppongono per varie ragioni. «L’epoca delle tende e della vita nel deserto è passata», dice Fatimetou, una studentessa 22enne. «Siamo nell’era della globalizzazione, e il fenomeno del leblouh ha perso significato, deve scomparire». Mariem, un’altra studentessa, è più preoccupata dalle conseguenze dell’obesità per la salute. «Ci sono così tante donne che non possono uscire di casa perché pesano troppo». Ospedali e cliniche private ne ricevono molte con problemi legati all’obesità. Anche i ragazzi più giovani, in città almeno, hanno gusti diversi. «Vogliamo mogli magre», ha detto Yusuf, un negoziante di 19 anni, alla Bbc. «Ma ad alcuni piacciono grasse».
Soprattutto nelle campagne, inoltre, l’ingrassamento si accompagna a matrimoni precoci. «Sono stata costretta a sposarmi a 14 anni», racconta Vayza. «Mi sento così triste quando vedo le mie amiche con corpi snelli che frequentano le superiori». A volte le famiglie pagano ingrassatrici professioniste, per assicurarsi che il peso delle figlie aumenti. «Mi picchiava quando non riuscivo più a mangiare e quando stavo per vomitare», racconta Hoda, che aveva allora 8 anni. «Mi faceva bene cinque litri di latte da un enorme contenitore. Era come se il mio stomaco ogni volta stesse per esplodere». Selma racconta che aumentò rapidamente di peso, arrivando a 80 chili all’età di 15 anni.
«Faccio mangiare loro molti datteri, moltissimo couscous e altri cibi grassi», ha raccontato Fatematou, una voluminosa sessantenne, alla Bbc. Dirige una «fattoria dell’ingrasso» nella città di Atar, nel nord desertico. «Le faccio mangiare, mangiare e mangiare e poi bere tantissima acqua per tutta la mattina e poi possono riposarsi. Si ricomincia di pomeriggio. Facciamo così tre volte al giorno, mattina pomeriggio e sera». A volte le bambine «piangono e urlano», ha confermato, ma «si abituano alla fine». Arrivano a pesare tra i 60 e i 100 chili. «Ho visto partorire ragazze di 10 anni. Dieci anni! Quando sono grasse e belle, possono servire bene i loro mariti».
Articolo tratto da Corriere.it
25 febbraio 2009
L'utopia del "Web semantico"
Deep Web, dove non arriva nemmeno Google
C'è un
mondo oltre Google. Questo è poco ma sicuro. Solo che oggi ha un nome: Deep Web, la rete profonda, quella dove anche il motore di ricerca più potente del mondo non riesce ad arrivare. Per quanto possa risultare difficile da credere, oltre i trilioni di pagine web indicizzate dall'algoritmo di Mountain View c'è un oceano di siti, indirizzi web, informazioni che aspettano solo di essere catalogati e portati in superficie. L'attesa è legata non tanto a un difetto dei tradizionali motori di ricerca quanto a una caratteristica intrinseca di internet. Per trovare i contenuti in rete si utilizzano dei software ragno, (web crawler in gergo tecnico). Si tratta di programmi-segugio che saltabeccano di collegamento in collegamento (hyperlink) in modo automatico senza una guida acquisendo una copia testuale di tutti i documenti visitati allo scopo di inserirla in un indice di un motore di ricerca. Questi
strumenti si sono rivelati inefficaci a scovare le risorse del Deep Web in quanto non sono in grado di interrogare per esempio un database di una pagina dinamica dato il numero infinito di termini che si potrebbero ricercare. In sostanza, riescono a sclafire solo la superficie, non vanno per usare una metafora oltre la seconda domanda, ovvero non eseguono percorsi all'interno di più data base. Secondo Brightt, società statunitense specializzata nell'indicizzazione di contenuti dinamci, questo difetto avrebbe permesso agli attuali motori di catalogare poco meno dell'1% dei contenuti presenti su internet. Ecco perché stanno nascendo nuovi software per aggredire il Deep Web. Come ad esempio, scrive il New York Times, Kosmix , una start up nata per scavare laddove non c'è un collegamento ipertestuale. File Pdf, contenitori audio-video, banche dati ad accesso ristretto sono contenuti fino
ra inaccessibile ai tradizionali ragni. A questo va aggiunto il fatto che il crawler è tutto sommato stupido. Non ragiona come un essere un umano e non risponde a domande. Con gli attuali motori si inserisce una parola e il ragno scova tutti i contenuti che contengono o sono collegati a quel termine. In altri termini, le attuali tecnologie di ricerca non possono rispondere alle interrogazioni complesse come la domanda: «Qual è il dottore migliore, vicino casa mia, in grado di curare una determinata malattia». Ecco
perché da oltre cinque anni il Web semantico resta una delle grandi promesse non mantenute della rete. Rendere internet un ambiente capace di fornire risposte evolute resta la sfida sottesa al censimento del Deep Web.
Articolo tratto da Corriere.it
C'è un




Articolo tratto da Corriere.it
"Supereroi"
Gb: boom dei guanti da Wolverine, nuova arma per le gang giovanili
Sequestrati diversi pacchi comprati via web, contenenti gli artigli d'acciaio che imitano quelli dello X-Men
Il coltello

L'ultimo pacco, trovato all'aeroporto di Coventry, era diretto a Peckham, a sud di Londra. Nel pacco, due guanti, per il valore di 40 sterline l'uno. «Con questo guanto attaccato al tuo braccio, non ci saranno più dubbi su chi comanda - si legge nella descrizione del prodotto sul sito americano che lo vende - perfetto per sventrare i nemici». N

Articolo tratto da Corriere.it
24 febbraio 2009
Come trovare una "specie in via d'estinzione"
Osama "specie in via d'estinzione"ecco la "tana" del superfuggitivo
Sulla rivista del Mit la ricerca di un autorevole professore Usa: con i criteri applicatialle migrazioni ha individuato un villaggio del Pakistan. Ed è subito polemica
Come trovare Osama bin Laden, il ricercato numero uno al mondo ? S


Articolo tratto da Corriere.it
23 febbraio 2009
I delinquenti ringraziano
Ronda su ronda
L’esordio delle temibili ronde padane a Padova è andato al di là di ogni più rosea (anzi verde) previsione.

Articolo tratto da L'Unità.it
Dare più risorse alle forze dell'ordine (che magari sono anche addestrate per compiere il lavoro) no?!
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