10 dicembre 2008

Spleen esistenziale...


Banda di ragazzini distrugge stazione «Ci annoiavamo, che male c'è?»

Denunciati quattro maschi e tre femmine tra i 13 e i 17 anni. I genitori: «Non hanno fatto male a nessuno»

Non sapevano come festeggiare Halloween, cercavano emozioni forti, volevano andare oltre la noia e la routine, oltre il lecito. Ecco perché sette ragazzini di Avigliana (Torino), quattro maschi e tre femmine tra i 13 e i 17 anni, la notte del 31 ottobre hanno distrutto a calci la cabina di un ascensore per disabili nella locale stazione ferroviaria. Individuati grazie alle riprese della telecamera di sicurezza, sono stati denunciati dai carabinieri di Torino. I quali sono rimasti parecchio stupiti quando, interrogando gli autori dell'atto vandalico, si sono sentiti rispondere: «L'abbiamo fatto per noia, per divertirci un po' tutti insieme, ma in fondo cosa avremo fatto mai di così grave?». Uno di loro però ha ammesso di essere anche arrabbiato, oltre che annoiato.
Un atteggiamento, quello di minimizzare l'accaduto, tenuto, sempre davanti agli inquirenti, anche da alcuni dei genitori dei ragazzi: «Hanno fatto dei danni, è vero, ma non hanno fatto male a nessuno». Altri però se la sono presa con i figli. Resta il fatto che i sette ragazzini, tutti di famiglie "bene", la notte del 31 ottobre andavano in giro per il paese completamente ubriachi. Nelle riprese si vede anche uno dei ragazzini svenire per il troppo alcol. Non solo: i carabinieri hanno appurato che nei giorni seguenti alla bravata, i sette hanno raccontato l'accaduto ai compagni di scuola, vantandosene. E che allo stesso gruppo va attribuito un analogo episodio di vandalismo, nella sala d'attesa della stazione, la notte del 22 ottobre. Anche in quel caso, come hanno ammesso loro stessi, erano ubriachi: nelle riprese si vede una ragazza appendersi a una finestra distruggendola e l'intero gruppetto accanirsi sul controsoffitto in cartongesso della stanza lanciandosi i pezzi.
Le Ferrovie presenteranno richiesta di risarcimento danni presso la Procura di Torino: una cifra intorno ai 6mila euro che peserà sulle tasche dei genitori dei ragazzini. I sette sono compagni di scuola, anche se di classi diverse, o vicini di casa. Avigliana è un piccolo paese della cintura di Torino dove tutti si conoscono, cosa che ha permesso al capostazione di riconoscere facilmente i ragazzi nelle riprese. Il risultato comunque è stato che le Ferrovie hanno disposto la chiusura della sala d'aspetto, prima aperta tutta la notte, dalle 22 alle 6. Il locale era divenuto negli ultimi tempi un luogo di ritrovo per i giovani, spesso usato per ubriacarsi lontano dagli occhi dei genitori.

Articolo tratto da Corriere.it

Poverini, non hanno fatto male a nessuno, si volevano solo divertire!

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