Iran, impiccato per alcuni minuti e deposto ancora vivo per vendetta
Giustiziato «a metà» per volontà dei familiari della vittima. Danni irreversibili a cervello e spina dorsale.
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Un epilogo arrivato però dopo che il condannato, secondo la stessa agenzia, era rimasto appeso «per alcuni minuti».
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Secondo i dettami della legge islamica vigente in Iran, il condannato a morte per omicidio ha salva la vita se i familiari della vittima gli concedono il «perdono», in cambio di un risarcimento in denaro. In questo caso, evidentemente, i parenti della vittima hanno voluto assaporare la sofferenza del condannato prima di fermare l'esecuzione e intascare il denaro.
Articolo tratto da Corriere.it
Evviva la legge del taglione...che brutte cose!
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