17 aprile 2007

Virginia, di nuovo Columbine

Massacro nel campus: 32 morti
Bush ribadisce: diritto di portare le armi

Alla fine il bilancio della duplice sparatoria in un
campus universitario della Virginia è pesantissimo: 32 studenti uccisi tra cui, l’attentatore di appena 20 anni e di un'altra trentina di feriti. Un bilancio da record negativo che sconvolge l'America. Due sparatroie ma un solo killerr. La prima è avvenuta in un dormitorio della università, prima delle otto del mattino, e secondo le dichiarazioni della polizia, ha causato la morte di una persona ed il ferimento di un'altra. La seconda sparatoria, invece, è avvenuta poco dopo in un'altra area del campus, la Norris Hall, dove vengono tenute lezioni di chimica e di ingegneria. Lo studente è entrato in un aula e ha aperto il fuoco nelle classi uccidendo altri studenti e insegnanti prima di essere a sua volta ucciso. La dinamica della strage è confusa ma quello che è certo è che il bilancio è addirittura più tragico del massacro del 20 aprile del 1999 nella Università di Colombine (da cui nel 2002 il documentario di Michael Moore Bowling for Columbine): allora due studenti, Eric Harris e Dylan Klebold, uccisero tredici persone (dodici studenti e un insegnante) e ne ferirono altre ventuno prima di togliersi la vita.La sparatoria di lunedì 16 aprile è avvenuta nel Virginia Tech, uno dei politecnici più prestigiosi e famosi di tutti gli Stati Uniti, forte dei suoi 28 mila studenti e oltre mille insegnanti. Un luogo comunque non nuovo a fatti di sangue simili a quello avvenuto ora. Soltanto nell'agosto dell'anno scorso le lezioni furono cancellate e il politecnico chiuse i battenti quando un evaso entrò nell'area della scuola. Un vice-sceriffo che gli dava la caccia fu ucciso in uno dei sentieri vicini al campus. Non solo. Soltanto la scorsa settimana le facoltà di chimica e ingegneria del Virginia Tech erano state evacuate dopo due minacce anonime. Ma l'elenco delle stragi nelle scuole e nelle università è lunghissimo negli Usa, da quando nel ’66, sempre in un campus ad Austin, in Texas dopo essere salito sulla torre della scuola superiore Charles Whitman uccise 15 persone, inclusa sua madre e sua moglie e ne ferì 31. «Inorridito» dalla strage di Virginia Tech, il presidente George W. Bush si inchina comunque alla lobby dei pistoleri e ribadisce che gli americani «hanno il diritto di portare armi». Bush «crede nel diritto della gente a portare armi», ma «tutte le leggi vanno seguite», ha detto la portavoce della Casa Bianca Dana Perino mentre negli Stati Uniti cresceva lo shock. «Portare una pistola a scuola, in un dormitorio e sparare all'impazzata, questo è contro la legge, e chi è responsabile dovrebbe essere punito», ha detto Perino rispondendo alle insistenze dei giornalisti.

Articolo tratto da L'Unità.it

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