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Quest'anno è previsto un rincaro del 20% - più 10% già scattato dal primo gennaio scorso ed un altro +10% dal primo ottobre prossimo - per il 2008 i biglietti dovrebbero invece rimanere fermi per tornare a salire, ad un ritmo del 5% l'anno, dal 2009 al 2011. È quanto si legge in un verbale approvato dal consiglio di amministrazione a fine 2006. Per quanto riguarda il trasporto regionale, gli incrementi saranno dell'ordine del 3,5% medio annuo (di cui 1,86% quale delta prezzo e 1,64% quale delta qualità) per coprire sia dinamica inflazionistica che investimenti per nuovo materiale rotabile. Nel budget 2007, presentato al cda, le Ferrovie stimano in circa 130 milioni di euro nuovi introiti da maggiori ricavi da traffico.
Tra gli obiettivi del piano, lo sviluppo del trasporto passeggeri con un nuovo posizionamento sui segmenti di domanda più importanti: si punta a mettere a segno un incremento del 3% medio annuo rispetto al meno 0,8% del quinquennio 2001-2006. L'aggiustamento delle tariffe a gennaio scorso dopo 5 anni di prezzi fermi, è compreso in una forbice tra il 3% (per le tratte meno redditizie e dalla domanda meno sostenuta) - e il 15% riferito però ai collegamenti di fascia alta o di livello europeo, quali Alta velocità, Eurostar, Intercity. Le Fs alla fine sono costrette ad ammettere: «Tale aumento tuttavia - si legge - riuscirà a coprire solo una parte degli oneri finanziari accumulati negli anni dall'azienda».
«Aumenti da sanguisughe», secondo le associazioni dei consumatori. Da Adusbef e Federconsumatori arriva una vera e propria levata degli scudi contro le indiscrezioni su un ormai prossimo aumento del costo dei biglietti sulle tratte ferroviarie. In una nota, le due organizzazioni stigmatizzano i nuovi rincari e denunciano: «Mentre lo sfascio ferroviario e il degrado, documentato da inchieste e dai viaggiatori, si aggrava ogni giorno, un management paracadutato ai vertici, ha la faccia tosta di chiedere ulteriori aumenti tariffari». Le due associazioni affermano che «si opporranno con tutti i mezzi anche legali compreso il Tar del Lazio, per contrastare il raddoppio tariffario scandaloso, indecente, irricevibile che colpisce milioni di viaggiatori».
Dura anche la reazione del Codacons, che bolla gli aumenti come «uno scherzo di carnevale di pessimo gusto». Per il presidente, Carlo Rienzi, «si tratta di rincari abnormi, ingiustificati e con effetti pesantissimi per le tasche degli utenti e il Ministro dei Trasporti Bianchi dovrà impedire con fermezza questo abuso ai danni dei cittadini, considerate anche le evidenti falle del trasporto ferroviario italiano, caratterizzato da un elevato grado di insoddisfazione da parte dei passeggeri e fatiscenze strutturali dell'intera rete». Se il ministro «non prenderà una posizione decisa in merito», conclude, «presenteremo ricorso al Tar del Lazio contro tali spropositati rincari, ed organizzeremo in tutta Italia proteste fragorose da parte degli utenti».
Articolo tratto da L'Unità.it
Aumenta il prezzo e cala il servizio...che sia una nuova strategia per incentivare i cittadini all'utilizzo dei mezzi pubblici?!
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